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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Bassano del Grappa

Bassano, l'indirizzo per falegnami dello Scotton a rischio: l'appello

Confartigianato e Confindustria Vicenza scrivono una lettera al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto: "Il mancato avvio del corso di studi significherebbe una gravissima perdita per il Bassanese e per le industrie del settore"

L’indirizzo “Arredo e fornitura d'interni” dell'Istituto di Istruzione Superiore “Scotton” di Bassano del Grappa rischia di non partire il prossimo anno per un calo di iscrizioni.

La situazione preoccupa non poco, non solo gli insegnanti, ma anche le imprese del settore. Così Confartigianato e Confindustria Vicenza hanno deciso di scrivere una lettera, indirizzata al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Daniela Beltrame, e per conoscenza anche a Giorgio Corà, dirigente dell’Ufficio VIII Ambito Territoriale di Vicenza, a Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, e a Oscar Mazzocchin, assessore alle Giovani Generazioni del Comune di Bassano. Le due associazioni di categoria partono dalla constatazione che “trattandosi dell'unico indirizzo di studi del settore in una terra di riconosciuta vocazione sulle lavorazioni del legno, l’allarme lanciato dalla scuola ha delle fondamenta solide e ragionevoli”.

Le aziende del settore Legno e Mobili in provincia di Vicenza sono 1.460, di cui 1.024 artigiane. Nel 2016 in Italia sono state previste 890 assunzioni di diplomati a indirizzo Legno e Arredamento, di cui 110 nelle imprese in Veneto (circa il 12,4%). Rispetto agli altri diplomi, tali imprese hanno maggiore difficoltà a trovare queste figure professionali”. Insomma, le opportunità post diploma per questi giovani non mancano, e “un’eventuale soppressione dell’indirizzo Legno penalizzerà pesantemente il comparto, sottraendo al territorio una specificità professionale di lunga tradizione”.

“Non si può rimanere indifferenti di fronte a una situazione del genere: da un lato si andrebbe a sottrarre ai ragazzi l’opportunità futura di trovare un lavoro gratificante anche dal punto di vista personale, dall’altro le imprese rischiano di 2 dover cercare altrove figure professionali sempre più richieste in un settore dove il ‘su misura’ e la personalizzazione sono la cifra distintiva che permette loro di rispondere alla concorrenza delle grandi catene che propongono prodotti standard”, commenta Paola Zanotto, Presidente dalla Categoria Arredo di Confartigianato Vicenza.

Secondo Massimo Stella, Presidente della Sezione Legno e Arredo di Confindustria Vicenza, "La competitività di un territorio dipende dalla sua capacità di possedere competenze specifiche che lo differenzi dai competitor. Il mancato avvio del corso di studi significherebbe una gravissima perdita per il Bassanese e per le industrie del settore perché intaccherebbe quello che è uno dei nostri principali asset: ovvero la manualità tipica del Made in Italy. Se Vicenza macina record in termini di esportazioni, è perché all'estero apprezzano questa nostra inimitabile capacità e tradizione". Industriali e Artigiani si appellano perciò all’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto sollecitando “una riflessione sulla possibilità di mantenere le classi terze abbinate, in modo da consentire la sopravvivenza del diploma di indirizzo e la relativa continuità professionale nel Bassanese”.

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