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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Crack BPVi, revocatorie contro Zonin: "Piena fiducia nella magistratura"

Gli avvocati dell'ex presidente della Banca Popolare, dopo la richiesta di revoca di due patti di famiglia con i quali ha ceduto ai figli parte delle quote della holding specificano: "I passaggi non hanno alterato la sua posizione"

Nei giorni scorsi i liquidatori della Banca Popolare di Vicenza hanno fatto partire quattro azioni revocatorie verso l'ex presidente dell'istituto di credito vicentino  e due ex consiglieri. I commissari liquidatori hanno chiesto la revoca di due patti di famiglia  che riguardano la cessione di Zonin ai figli Domenico, Francesco e Michele dellaa piena proprietà del 26,9% e i diritti di usufrutto sul 23% del capitale della "Gianni Zonin Vineyards sas di Giovanni Zonin&C" e il 38,5% della 'Zonin Giovanni S.a.s'. Le altre due revoche sono in corso di notifica agli ex consiglieri Maria Carla Macola e Giuseppe Zigliotto.

I difensori di Gianni Zonin, prendendo atto delle revocatorie depositate nei confronti dei patti di famiglia sottoscritti, hanno sottolineato con una nota che  le "azioni non introducano elementi di particolare novità all’interno del quadro giudiziario, in quanto già rappresentate e annunciate in passato".

"A nome del proprio assistito - continuano i difensori - desideriamo inoltre precisare come tali passaggi di quote non abbiano pregiudicato o alterato in alcun modo la posizione creditoria della Banca nei confronti di Gianni Zonin". 

I difensori confermano inifne "la massima fiducia nel lavoro della magistratura e riconfermano l’assoluta disponibilità dell’assistito a chiarire la propria posizione e a fornire una ricostruzione accurata dei fatti accaduti, ribadendo quanto già dichiarato in passato, in sede processuale".


 

   

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