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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Banca Popolare di Vicenza, superato esame BCE ma perdita da 758 milioni

Superati i requisiti patrimoniali richiesti dalla Banca Centrale Europea. Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati definitivi al 31 dicembre 2014

Superati i requisiti patrimoniali richiesti dalla BCE, lo comunica in una nota il Consiglio di Amministrazione della Banca popolare di Vicenza che ha esaminato la decisione della BCE relativa ai requisiti di Total Capital Ratio e di CET1 Ratio. I livelli minimi richiesti dall’Organo di vigilanza sono pari all’11% sia in termini di Total Capital Ratio che di CET1 Ratio, quest’ultimo richiesto a decorrere dal 31 luglio 2015.

Si precisa che l’Organo di Vigilanza ha comunicato che il requisito minimo di CET1 Ratio potrebbe essere ridotto in seguito alla valutazione della BCE in ordine al recepimento nel Bilancio consolidato 2014 degli esiti dell’analisi della qualità degli attivi (AQR). La Banca, anche sulla base dell’interlocuzione in corso con la BCE, ritiene che tale riduzione sarà comunicata verosimilmente in prossimità  dell’Assemblea dei Soci prevista per il prossimo mese di aprile. I requisiti target sono già stati superati dai ratio “pro forma” del Gruppo BPVi al 31 dicembre 2014, attestandosi rispettivamente all’11,34%, in termini di CET1 Ratio, e al 12,49% in termini di Total Capital Ratio. Tali valori risultano quindi superiori ai requisiti richiesti dalla BCE già prima della citata riduzione del requisito di CET1 Ratio.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati definitivi al 31 dicembre 2014, adottando una politica ancor più prudenziale nella valutazione degli attivi. Alla luce della continua evoluzione del quadro regolamentare ed operativo del sistema bancario, il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, deciso di adottare un approccio ancor più prudenziale nella valutazione degli avviamenti, incrementando di ulteriori 370 milioni di euro le relative rettifiche di valore rispetto a quanto deliberato in via preliminare lo scorso 10 febbraio. Gli avviamenti pertanto sono stati complessivamente svalutati di circa il 65%, per un importo di 600 milioni di euro. Per effetto di tali ulteriori rettifiche di valore sugli avviamenti, il risultato netto consolidato viene a determinarsi in -758,5 milioni di euro.

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