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Baccalà alla Vicentina: cinque errori da evitare

La preparazione del rinomato piatto made in Vicenza prevede l'utilizzo di alcuni ingredienti che non possono essere variati a piacimento e dei passaggi chiave durante la preparazione

Il Baccalà alla Vicentina è unico nel suo genere. La "Venerabile Confraternita del bacalà alla vicentina" suggerisce una ricetta che è il frutto di studi e di comparazioni tra le numerose ricette in auge nei ristoranti e nelle trattorie più famose del Vicentino tra gli anni trenta e cinquanta senza demonizzare le varianti attualmente in servizio.

Perchè questo piatto rimanga unico ed inimitabile vi invitiamo a prestare attenzione a questi cinque punti:

1. La ricetta del Baccalà prevede l'utilizzo di mezzo litro di latte fresco. Questa cosa lo differenzia ad esempio dalle rivisitazioni extra regionali come quella mantovana.

2. Il Baccalà non si cuoce in forno! La cottura prevede infatti che il preparato vada lavorato a fuoco lento per 4 ore e mezzo circa.

3. Olio Extravergine e non di semi! È un ingrediente fondamentale nella preparazione del piatto tipo Vicentino. Viene utilizzato per rosolare le cipolle e nell'amalgamare le sarde.

4. Il pepe non è a discrezione va inserito nella fase in cui i vari pezzi di stoccafisso vengono irrorati con il soffrito preparato.

5. Il vero Baccalà alla Vicentina si accompagna con la polenta, quella gialla non quella bianca, ottenuta dalla macinazione di mais bianco, usata prevalentemente nelle province di Venezia, Treviso e Padova.

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