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Cronaca

Vicenza, vacanze più corte, perplessi docenti e studenti

La proposta di far accorciare le vacanze estive degli studenti del ministro Poletti fa discutere anche a Vicenza. Contrari docenti e sindacati, ma per la Rete degli studenti se ne può discutere

"Tre mesi sono troppi" ha tuonato il Ministro a lavoro Giuliano Poletti dal palco di un convegno a Firenze riferendosi alle vacanze estive degli studenti. La proposta è di accorciare la pausa inserendo, per gli studenti più grandi, un periodo di stage durante le vacanze. Inevitabili arrivano anche a Vicenza le polemiche. 

Sindacati, docenti, studenti non vogliono rinunciare alle lunghe vacanze, ma le sfumature sono diverse, anche perchè una scuola più vicina al mondo del lavoro è tra le priorità di tutti gli attori coinvolti. Il Liceo Quadri, ad esempio, proprio in questi giorni sta inviando alcuni studenti di quarta e terza in aziende e uffici del vicentino per due settimane di stage lavorativo, mentre altri istituti hanno proposte simili sia durante l' anno che in estate; un conto, però, sono gli stages un altro le vacanze.  

Davide Cacciavillani, coordinatore della Rete degli studenti medi,  ha spiegato al Giornale di Vicenza: «Tre mesi senza andare a scuola sono effettivamente lunghi, rappresentano uno strascico della riforma Gentile che non è più stato modificato. Siamo favorevoli a una diversa organizzazione del calendario, come avviene in altri Paesi europei. Non ci sta bene, però, se a essere messi in discussione sono i giorni dedicati al riposo che sono indispensabili».

Diversa la reazione dei sindacati, che vanno oltre il clamore del momento: «Credo che di questa proposta non se ne farà nulla –  ha dichiartato il segretario dello Snals Doriano Zordan – oltre alle difficoltà e agli ostacoli che si incontrerebbero nel modificare il calendario, va considerato che normative e burocrazia fanno desistere le imprese. Oggi rischi e responsabilità rappresentano dei deterrenti per le aziende, diversamente da ieri quando d´estate si riusciva a racimolare qualche soldo facendo esperienze di lavoro».

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