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Tutela minori, a Vicenza è accordo tra Comune e Ulss 6 per 400mila euro

Firmato questa mattina un protocollo d'intesa per la gestione associata del servizio di tutela. Giuliari: "Non è una delega, è una suddivisione di competenze"

Comune di Vicenza e Ulss 6 hanno firmato questa mattina a palazzo Trissino l’accordo di programma che istituisce ufficialmente il servizio di protezione e tutela minori in gestione associata. L’accordo durerà tre anni per una spesa annua di circa 400 mila euro comprensiva dei costi di affitto, utenze e consulenze legali ripartite al 50% tra i due enti.


“È un momento importante – ha commentato l’assessore alla famiglia, Giovanni Giuliari  -. Finora il Comune ha sempre gestito autonomamente i servizi relativi ai minori con equipe pluriprofessionali, ma senza grossa continuità, dovuta ad avvicendamenti e soprattutto a causa della mancanza di certezze sulle risorse a disposizione. A partire da quest’anno invece il Comune di Vicenza gestirà il servizio in forma associata con l’Ulss. Non si tratta quindi di una delega – ha sottolineato l’assessore - perché la guida resta comunque in capo al Comune. E l’obiettivo è di allargare l’esperienza a tutti e 39 i Comuni del distretto per uniformare le modalità di approccio al problema”.


“Il tema è molto delicato e per questo la scelta da parte del Comune di Vicenza è stata molto coraggiosa – ha dichiarato Paolo Fortuna, direttore dei Servizi sociali dell’Ulss 6 -. È un segnale di grande fiducia nei nostri confronti e un passo che permette di fare rete, orami strada obbligata in tempi di risorse così scarse. Allo stesso tempo è una decisione che permette una maggiore omogeneizzazione e quindi più oggettività nella valutazione dei casi da seguire”.


Le situazioni in cui va valutata la protezione e la tutela del minore emergono dai servizi sociali territoriali, dalla scuola, dalla magistratura o dai singoli cittadini. Da inizio anno il gruppo Comune-Ulss si sta occupando di 239 minori, di cui 140 maschi e 96 interessati da decreto dell’autorità giudiziaria, corrispondenti a 161 famiglie con difficoltà. Poco più della dei minori è italiana (171), mentre il resto dei casi è suddiviso fra circa 15 nazionalità straniere. La causa principale dei problemi è dovuta a forti conflitti familiari (59) e a incapacità con conseguente trascuratezza o addirittura abbandono del minore da parte dei genitori (40). Tra le altre cause, le patologie dei genitori (15), la decadenza della potestà (13) e la dipendenza da sostanze dei genitori (12).
Gli interventi a protezione del minore coinvolgono 30 strutture tra residenziali e diurne (39 i minori interessati) e vedono la collaborazione di 5 centri diurni. Undici minori hanno invece un sostegno socio-educativo a domicilio e 25 sono in affido.

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