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Cronaca

Vicenza, maxi-truffa della carta di credito: 60enne perde 30mila euro

Abili e spietati i truffatori di una fantomatica società americana che con la promessa di donarle una Visa contenente 1 milione di dollari hanno convinto una vicentina a versare ingenti somme per false operazioni burocratiche

Quando ha sospettato la truffa era troppo tardi. Ormai il danno era fatto e il raggiro riuscito e alla signora vicentina 60enne ora non resta che quel conto svuotato di ben 30mila euro finiti nelle tasche di truffatori probabilmente irrintracciabili. 

Il tutto inizia da una email arrivata all'indirizzo di una donna da parte di una compagnia telefonica americana - realmente esistente secondo le indagini della polizia - che si chiama simroaming.us. La mail, scritta in un italiano improbabile, da "google traduttore" per intenderci, avvisava la 60enne che aveva vinto una carta di credito VISA con dentro ben 950mila dollari dalla quale può prelevare ben 20mila dollari al giorni. Nessun trucco, affermavano i truffatori: "La carta le arriverà a stretto giro di posta, appena terminati i necessari controlli antiriciclaggio e antiterrorismo necessari per questo tipo di operazione, visto l'importo". 

UN SALASSO CONTINUO CON LA SPERANZA DI AVERE UNA FORTUNA

A conferma della veridicità della cosa alla signora arriva prima una mail con la fotocopia della carta di credito intestata a suo nome e poi un'altro messaggio - questa volta dalla F.A.T.F (il corrispettivo americano della nostra Guardia di Finanza) che la avvisa di avere in deposito un plico con la VISA pronto ad essere spedito.

La signora, a quel punto cade nel trucco subdolo. I successivi messaggi sono infatti di richiesta soldi per le coperture assicurative relative alla grossa somma presente nella carta di credito. I truffatori, molto abili, producono documentazione che sembra vera:  carte fasulle di transizione, percentuali da versare per ottenere la somma e documenti del sistema di controllo valute americano. Le richieste iniziano ad arrivare e la donna comincia a versare:  il 6 febbraio predispone un bonifico di 4300 euro che poi si scopre finire in un conto nigeriano;  dopo qualche giorno altri 4300 euro e dopo altri due giorni i malviventi chiedono alla vittima altri 10mila dollari e poi ancora altri 10mila.

Un totale di circa 30 mila euro che portano i truffatori a comunicare alla sprovveduta che, siccome è stata "brava" l'importo della carta di credito è salito a 1,1 milioni di dollari. Eh, ma per averla deve fare un ultimo passo: versare mille euro per il cambio di valuto e altri 1500 per la copertura assicurativa aggiuntiva.

La signora esegue ma dopo l'ennesimo salasso e dopo aver visto che non le è arrivata nessuna carta di credito finalmente capisce che qualcosa non va. Prende il telefono e chiama l'ufficio legale della Visa che naturalmente le dice che non esiste niente intestato a suo nome. A quel punto capisce di essere stata vittima di un enorme raggiro e sporge denuncia in questura. Ma difficilmente potrà rivedere i suoi soldi. 

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