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Cronaca

Vicenza, rissa con coltello e machete: due arresti

Due nigeriani arrestati e uno denunciato per una lite furibonda che non è degenerata grazie all'intervento della polizia 

Dopo i serrati controlli delle forze dell'ordine a Campo Marzo ecco spuntare una nuova zona del degrado, questa volta in periferia. È infatti la prima volta che nel quartiere ferrovieri - in via Rossi sotto al cavalcavia Ferretto de Ferreti - si verifica un grave episodio di violenza come quello successo lunedì mattina in piena luce del giorno. Un ferito e due arresti è infatti il bilancio di una mattinata all'insegna di una rissa tra due fazioni di nigeriani. In manette un 28enne e un 29enne, con in tasca un ricorso che permette loro di restare in Italia dopo il rifiuto della richiesta asilo e  due armi da taglio modificate ed estremamente pericolose. 

La rissa in pieno giorno

Sono le 11 di mattina di lunedì quando i carabinieri della stazione di Vicenza ricevono una chiamata da cittadini allarmati per quello che sta succedendo sotto al ponte di ferro di via Ferretti. La radiomobile dell'arma, arrivata sul posto con due volanti della polizia, si trova di fronte una scena da film. Una decina di stranieri, forse di più, divisi in due gruppi e tutti nordafricani, se le stanno dando di santa ragione  Alla vista delle macchine delle forze dell'ordine c'è un fuggi fuggi generale ma gli agenti riescono a fermare tre individui.

Gli arresti e le armi bianche 

I fermati sono O.G., 28 anni, O.A., 29enne e I.W.P.,  26enne. Sono tutti nigeriani. I primi due hanno una richiesta di asilo rifiutata ma il loro avvocato ha fatto ricorso e per la legge italiana possono circolare liberamente nel territorio nazionale fino all'esito della seconda domanda. I poliziotti li hanno sorpresi mentre gettavano tra le sterpaglie degli oggetti. Vale a dire, un machete della lunghezza di più di mezzo metro con la lama ben affilata e un coltellaccio da macellaio lungo una trentina di centimetri con scanalature fatte ad hoc e con l'affilatura su entrambi i lati per renderlo simile a un pugnale. 

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Armi pericolosissime che naturalmente sono state sequestrate mentre i due nigeriani sono finiti in carcere con l'accusa di rissa aggravata e porto abusivo di armi atte a offendere. O.G. era già stato segnalato ad agosto e per lui erano partite le pratiche di espulsione, bloccate per il ricorso. Il terzo nigeriano fermato è invece a Vicenza da maggio. Ospite di una struttura per l'accoglienza dei migranti, è in attesa della risposta per la richiesta di asilo. Lui presentava un profondo taglio a un polso - probabilmente inflitto dagli altri due - e per questo è stato portato al pronto soccorso dove ha ricevuto 10 punti di sutura.

Regolamento di conti

Un regolamento di conti legato allo spaccio cittadino di stupefacenti è probabilmente alla causa della rissa. Secondo gli uomini della questura questo episodio, come altri recenti avvenuti a Campo Marzo, potrebbero essere collegati dal fatto che i ripetuti sequestri di stupefacenti da parte delle forse dell'ordine hanno creato delle situazioni di difficoltà nel mercato clandestino, magari legate a debiti o alla spartizione dei clienti. Un dato di fatto è comunque quello che l'episodio è un segnale di una attività illecita che sta cercando altri lidi in città

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