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Vicenza, post sulla guerra finisce in tribunale

Aveva postato sulla sua pagine di Facebook la storia del nonno reduce il 25 aprile, i commenti degli "amici" finiscono in tribunale, scattate 157 denunce

«Per tornare vivo dalla guerra e non morire di fame costretto a mangiare un cane» queste le parole postate su facebook lo scorso 25 aprile  da un vicentino che hanno dato il via ad una accesa discussione virtuale finita poi in tribunale.

 Il nipote che con quello spezzato di vita del nonno voleva rendergli un omaggio raccontando la difficoltà del ritorno dall'Ungheria, dopo il secondo conflitto mondiale augurandosi che certe crisi non ritornino mai, si è visto subissare da ingiurie di amici e conoscenti virtuali, affranti per la sorte del cane della storia. L'uomo, che sul social network agisce con un alias, ha deciso di non lasciare correre.  Chiesto aiuto ad un avvocato ha letto e riletto i diversi post di commento selezionando quelli più offensivi, tanto lesivi da infrangere il codice penale.  Ne sono scaturite 157 denuncie.  Diventata virale la conversazione, il profilo era aperto, avrebbe raggiunto circa un migliaio di commenti. Come riportato da il Giornale di Vicenza, i più "cattivi" tra i commentatori erano per lo più animalisti offesi dal riferimento al cane. 

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