Una vera e propria mania persecutoria, secondo i giudici che mercoledì hanno condannato G.S., 62enne vicentino, a risarcire la moglie con 10mila euro - al posto della condanna di sei mesi di reclusione - per averla tempestata di messaggini per quasi un anno tra il 2010 e il 2011. 

Secondo i giudici l’uomo, residente ad Arzignano, è responsabile di atti persecutori attuati attraverso la spedizione di sms ora semplicemente petulante, ora ingiuriosi e minatorii, molestando la moglie e ingenerandole un grave stato di ansia e di paura. 

Non è la prima condanna che il 62enne riceve dal tribunale. Nel 2017 ha infatti dovuto versare 30mila euro, con una sentenza di due mesi di reclusione per non aver pagato gli alimenti alla ex consorte. Inoltre l’uomo aveva già una condanna a sei mesi per violenza privata: aveva infatti rinchiuso la moglie per due ore in una stanza.