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Cronaca

Vicenza, stop ai nomadi: scatta il divieto in quasi tutta la città

Allargata alla quasi totalità del territorio Comunale la cosidetta "Zona Rossa" per 21 famiglie. Sindaco Variati: “Puntiamo ad allontanare definitivamente dalla città chi non ha diritto a stare qui”

“Nel nostro territorio comunale vige da tempo il divieto di bivacco previsto dal regolamento di polizia urbana, ma con questa ordinanza andiamo a ribadire in quasi tutta la città l'esplicito obbligo a non stazionare per i mezzi di nuclei familiari di nomadi sorpresi più e più volte a violare questa norma".

Con queste parole Achille Variati ha commentato la nuova ordinanza di divieto di stazionamento firmata oggi nei confronti di 21 famiglie di nomadi sorprese decine e decine di volte a bivaccare e lordare in luoghi pubblici della città. "Si tratta di uno strumento in più per ottenere l'allontanamento di persone che non hanno alcun diritto di accamparsi dove vogliono. E se saranno sorprese a sostare in zone non comprese dall'ordinanza, faremo nuovi provvedimenti", ha aggiunto il sindaco.

Per chi ha la residenza a Vicenza il Comune sta cercando soluzioni alternative, ma tutti gli altri se ne devono andare. "E di fatto - conclude Variati - lo stanno facendo, dal momento che, della ventina di famiglie in questione, grazie alle nostre ordinanze ne sarebbero rimaste in zona solo sette, di cui tre con residenza in città”. Complessivamente, nel corso del 2017 le segnalazioni telefoniche riguardanti l'insediamento di nomadi in queste aree sono state 546, gli interventi delle pattuglie antidegrado 1531, 120 sono state le violazioni contestate in tema di bivacco e lordamento del suolo pubblico , 18 le violazioni a norme del codice della strada.

Secondo quanto prescritto dall'articolo 650 del codice penale, per chi violerà quanto disposto dall'ordinanza scatteranno la denuncia penale e l'immediato allontanamento dall'area delle persone e dei mezzi. In caso di inottemperanza è prevista la rimozione forzata dei mezzi parcheggiati abusivamente a spese degli interessati. I veicoli rimossi saranno portati in deposito all’autorimessa comunale. Il veicolo rimosso e non ritirato entro 60 giorni determinerà lo stato di abbandono dello stesso e le conseguenti procedure amministrative.

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