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Cronaca

Vicenza, Giovanni Guglielmo sarà sepolto nel Famedio

Venerdì 18 agosto alle 10 la cerimonia al cimitero maggiore per il musicista vicentino scomparso nei giorni scorsi

Giovanni Guglielmo, musicista vicentino scomparso nei giorni scorsi, verrà sepolto venerdì 18 agosto alle 10 nel Famedio del Cimitero maggiore, la tomba dei cittadini illustri e benemeriti che con la loro vita e le loro opere hanno reso onore alla città. Lo ha stabilito lunedì mattina la giunta comunale, su proposta del sindaco Achille Variati. “La giunta ha approvato la concessione degli onori funerari più elevati al maestro Giovanni Gugliemo, musicista eminente di Vicenza, che con una carriera lunga quasi 70 anni ha reso lustro alla nostra città, contribuendo a farla crescere internamente ed esternamente e valorizzandone il nome", ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci.

Giovanni Guglielmo, nato a Padova il 22 luglio 1935, è deceduto a 82 anni. Si è diplomato al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia avendo studiato con i maestri Ettore Bonelli e Luigi Ferro. Nel 1962 ha ottenuto il primo premio assoluto al Concorso Nazionale di Violino Città di Vittorio Veneto. È stato membro del prestigioso complesso I Virtuosi di Roma e del Sestetto Chigiano, ha fatto duo cameristico con Riccardo Castagnone e con Ezio Mabilia. È fondatore di famosi gruppi cameristici quali L’Arte dell’Arco (per l’esecuzione di musiche antiche con strumenti originali), I Solisti Filarmonici Italiani e l’Ensemble Musagète di Vicenza.

È stato uno degli storici primi violini solisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, ruolo che gli è valsa la collaborazione con i più grandi direttori del mondo, basti solo citarne alcuni: Sinopoli, Gracis, Pesko, Constant, Gelmetti, Sawallisch. Il suo repertorio vastissimo spaziava dalla musica antica sino a quella dei nostri giorni. È stato direttore artistico delle orchestre sinfoniche di San Remo e del Teatro Olimpico di Vicenza. Ha insegnato violino nei Conservatori di Padova, Venezia e Vicenza ed è stato quindi direttore del Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.

La sua carriera è durata quasi settant’anni e per più di mezzo secolo ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile sia strumentalmente che come divulgatore e didatta. È stato il grande erede di quella alcuni storici della musica ha definito la “scuola violinistica veneta”, le cui radici affondano sino alla figura del celeberrimo compositore Giuseppe Tartini. Per Vicenza il Maestro Guglielmo ha fatto tantissimo. In ambito concertistico ha portato ad affermarsi sul piano nazionale due importanti realtà orchestrali: prima l’Orchestra “A. Pedrollo” e poi l’Orchestra del Teatro Olimpico, ancora lontana dall’attuale dimensione giovanile.

La sua ultima avventura musicale vicentina è stata quella a fianco dell’Ensemble Musagète, un gruppo di solisti con il quale ha esplorato per quasi diciassette anni un repertorio vastissimo dal punto di vista storico e straordinariamente vario e con il quale si è esibito in tutta Italia.

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