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Cronaca

Vicenza, Mossoni "sapeva di uccidere", vizio di mente solo parziale per i giudici

Va avanti il processo a Francesco Mossoni per l'omicidio di Federica Giacomini, l'ex attrice hard vicentina di cui si ritrovò il corpo sul fondo del Garda. Per i giudici l'uomo era: "capace di intendere e solo parzialmente incapace di volere"

Uccisa dall'ex compagno, trovata dopo un complesso percorso d'indagini in una bara in metallo 90 metri sotto la superfice del Grada. Il processo per l'omicidio di Federica Giacomini, ex attrice hard di Vicenza, va avanti a ritmo spedito e ora arriva la perizia psichiatrica degli esperti nominati dal giudice. Francesco Mossoni, attualmente incarcerato in un ospedale psichiatrico per aver fatto irruzione vestito da Rambo al San Bortolo, era "Capace di intendere e solo parzialmente incapace di volere". Una precisazione che sarà importante per le sorti del processo.

Il caso della bella Giacomini aveva colpito l'immaginario collettivo anche grazie all'interessamento della trasmissione Rai: "Chi l'ha visto?" quando ancora non si conosceva il triste destino della donna.

L'attrice, in arte Ginevra Hollander, era sparita nello scorso febbraio mentre la sua scomparsa era stata denunciata un mese dopo, nello stesso periodo, il 14 febbraio, Mossoni aveva fatto irruzione al pronto soccorso in tenuta da guerra. Ancora prima del ritrovamento del corpo le indagini della questura di Vicenza avevano puntato i riflettori sull'uomo ex convivente della vittima e unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere. 

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