Dramma famigliare, l'altra sera, lungo le strade di Santa Bertilla, a Vicenza. Un cuoco 34enne di origini marocchine, A.B., ha aggredito con un cacciavite la moglie 19enne, che lo ha raggiunto pochi mesi fa dal Marocco. Il motivo di tanta furia, istigata anche dalla madre e da un cognato, sarebbe la tentata fuga in questura della giovane per denunciarlo per le continue violenze. 

Secondo quanto riferisce Il Giornale di Vicenza, i due si sono sposati nel 2012, quando la ragazza aveva solo 15 anni. L'età della sposa aveva causato la negazione del ricongiungimento famigliare, avvenuto pochi mesi fa, quando lei ha compiuto la maggiore età. Da quando è arrivata a Vicenza, con il figlio piccolo, sarebbe iniziato il suo calvario, fatto di continue violenze domestiche. Confidatasi con una connazionale conosciuta al parco giochi, si è convinta a farsi accompagnare in questura per denunciarlo. La fuga, organizzata per l'altra sera con la complicità anche del marito dell'amica, è stata scoperta dal 34enne, che, con la sua auto, ha tagliato la strada a quella in cui viaggiava la moglie. Inizia una discussione e, a un certo punto, il cuoco estrae un cacciavite di 22 centimetri e colpisce la moglie ad una spalla. 

Sul posto arrivano i soccorsi e le volanti della polizia che faticano non poco a ricostruire la vicenda. Dopo essere stata medicata, la 19enne, grazie ad un interprete, ha riferito agli agenti l'accaduto, aggiungendo di non aver potuto regolarizzare la sua posizione in Italia perchè il marito non la farebbe uscire di casa. L'uomo è stato denunciato e colpito da un ordine restrittivo, in attesa del processo.