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Cronaca

Vicenza, Laura Roveri accoltellata in disco dall'ex ma non ci fu stalking

I pedinamenti alla sua ex non sono stati considerati stalking anche se l'uomo, in seguito, pugnalò Laura Roveri all'interno del Victory di Vicenza. Per il giudice la vittima non ebbe un danno tangibile dalle pressioni dell'ex compagno

Laura Roveri sosteneva di essere stata pedinata e di avere subito stalking ma il giudice le ha dato torto. L'uomo che la pedinava e che poi la pugnalò non le avrebbe recato un danno tangibile con il suo comportamento persecutorio.  

Lo ha stabilito il giudice Dario Morsiani, che giovedì mattina ha accolto la richiesta del pubblico ministero Alessandro Severi di archiviazione parziale del procedimento che vedeva indagato Enrico Sganzerla, 42 anni, veronese di Casaleone. che lo scorso aprile aveva accoltellato Laura Roveri, 25 anni, veronese, all'interno di una discoteca della città. 

Era stata la stessa vittima a denunciare l'ex compagno per i comportamenti tenuti prima dell'aggressione. Oltre a spedirle sms molto pesanti, l'uomo, evidentemente geloso, aveva assoldato un investigatore privato per farla seguire, non in segreto, ma rendendo palesi i controlli sulla ex. 

I pedinamenti, ma solo uno è stato provato, secondo il giudice, però, non avrebbero messo in uno stato di stress la vittima. Come riportato da il Giornale di Vicenza, la legge prevede che perchè si configuri il reato la vittima debba cambiare le sue abitudini, fatto non provato nel caso della Roveri. Soddisfatti dopo la sentenza i legali dell'uomo che attende la fine del processo per tentato omicidio ai domiciliari. 

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