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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Vicenza, frode Iva per 2 milioni: il tribunale conferma il sequestro dei beni

Una frode fiscale di quasi due milioni di euro solo di imposte non versate, con un sistema complesso di fatture false. Il tribunale ha confermato la confisca per 670mila euro

Il tribunale del riesame di Vicenza ha confermato giovedì il sequestro di beni per 670mila euro operato dalla guardia di finanza di Schio nei confronti dei responsabili di una presunta frode fiscale. Si chiama “Ghost Truck” l'operazione che lo scorso mese ha portato i finanzieri alla confisca dopo un'indagine su una società di trasporti su strada. L'ordinanza del gip Massimo Gerace aveva riguardato 2 immobili, 8 autoveicoli (di cui 1 di lusso), 11 rapporti finanziari (conti correnti, deposito a risparmio e carta prepagata) e partecipazioni societarie.

L'ingegnoso sistema di frode all'Iva prevedeva una sistematica emissione di fatture false emesse dal 2011 a oggi da 4 società italiane, per servizi di trasporto inesistenti che nella realtà, erano stati curati da una società di diritto slovacco. In gergo le società si chiamano “filtro” perché sono risultate prive di struttura patrimoniale, personale dipendente e mezzi con cui effettuare i trasporti fatturati.

Inoltre, nelle perquisizioni a tappeto effettuate nel mese di novembre scorso in varie località delle province di Vicenza, Padova, Venezia e Roma, i militari hanno scoperto come le società filtro erano state furbescamente domiciliate in immobili in disuso, piuttosto che in locali nella disponibilità di ignari cittadini extra-comunitari. Molti i ricorsi presentati al tribunale da parte degli indagati: tutti respinti al mittenti per i gravi indizi e per garantire l'erario con la confisca del patrimonio.

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