Vicenza: Daspo urbano in centro, nelle aree verdi e in luoghi turistici

Il sindaco Variati l'aveva annunciato nei giorni scorsi, dopo l'ennesimo fatto di sangue a Campo Marzo, ed eccolo, presentato dopo la giunta di martedì, l'articolo del regolamento di polizia urbana - da approvare in consiglio comunale - che applica in chiave vicentina il decreto Minniti contro il degrado urbano.

Previsto quindi il Daspo, cioè l'allontanamento più una sanzione pecuniaria, per chi con i suoi comportamenti impedisce "la libera accessibilità accessibilità e fruibilità" ad un luogo. Ciò può avvenire in diverse forme, ad esempio in stato di ubriachezza, con atti contrari alla pubblica decenza, facendo i parcheggiatori abusivi o violazioni in materia di commercio su aree pubbliche. 

L'articolo del regolamento sarà applicato nell'area compresa nella circonvallazione interna della città (la cerchia di mura cinquecentesche), ma anche alla Basilica di Monte Berico con porticato e piazzale della Vittoria, villa Guiccioli, Basilica dei Santi Felice e Fortunato, villa la Rotonda, Teatro Comunale, Fiera, aree esterne limitrofe ai plessi scolastici e ai siti universitari, nonchè ai parchi pubblici cittadini e alle altre aree adibite a verde pubblico.

Come si applica il regolamento? Il trasgressore riceve dalla polizia locale l'ordine di allontanamento per 48 ore e una sanzione dai 100 a i 300 euro (se non adempiuta raddoppia). Il questore riceve comunicazione e se riscontra problemi di sicurezza può portare il Daspo a sei mesi e se si tratta di pregiudicato può arrivare fino a due anni. Se l'ordine del questore non viene rispettato l'articolo 650 del codice penale prevede la reclusione fino a tre mesi.

LE DICHIARAZIONI DI VARIATI E ROTONDI