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Cronaca

Vicenza, costringe la figlia di 11 anni all'infibulazione: aperta un'inchiesta

In osservanza delle tradizioni del suo Paese, un cittadino ghanese avrebbe costretto la figlia a sottoporsi ad un intervento di mutilazione vaginale. L'operazione è avvenuta in Africa, aperta un'inchiesta

La magistratura ha aperto un'inchiesta nei confronti di un operaio ghanese residente nel vicentino: avrebbe portato la figlia in Africa per l'infibulazione. Come riportato nelle pagine de Il Giornale di Vicenza, la bimba di 11 anni era fortemente contraria e ha raccontato dell'operazione subita a gennaio ad una compagna di classe e ad un'insegnate. Immediata la segnalazione ai servizi sociali che hanno chiesto l'intervento alla procura. 

O.P., 40enne, avrebbe sfruttato il periodo delle vacanze natalizie per accompagnare la terza figlia, la prima femmina, dai parenti in Ghana, dove è stata sottoposta all'operazione di mutilazione vaginale. Alla piccola era stato spiegato poco, ma fino all'ultimo, quando si è ritrovata in una sorta di ambulatorio gestito da tre donne, lei si sarebbe opposta trovando, però, il genitore inflessibile. 

Dopo il doloroso intervento, in cui viene asportato un piccolo lembo di pelle, la bimba avrebbe anche avuto un'infezione. Il padre è accusato di "lesioni gravissime", e il magistrato sta vagliando anche la "violenza privata". La mutilazione, infatti, impedirà per sempre alla donna di provare piacere sessuale.

Ogni anno, secondo una stima di Amnesty international, sono circa 2 milioni le donne sottoposte allo stesso trattamento. 

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