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Cronaca

Vicenza, donazione organi: via libera al registro anagrafico

Dal 20 aprile scatta "Una scelta in Comune", la possibilità di decidere di donare in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d'identità

Dal 20 aprile la volontà di donare organi e tessuti potrà essere espressa direttamente gli sportelli dell'anagrafe comunale in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d'identità.

Questa la novità illustrata dall'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti con il progetto "Una scelta in Comune", promosso dal Cooordinamento trapianti regionale (Ctr) in collaborazione con Anci Veneto, Ulss n. 8 Berica e Aido Vicenza.

Nonostante esista una legge del 1999 che auspichi di chiedere direttamente alla persona in vita il consenso alla donazione dei propri organi, ad oggi questo avviene generalmente nel momento della morte, interpellando i familiari - ha ricordato il medico dell'Ulss 8 Berica anestesista e rianimatore Silvio Marafon, coordinatore ospedaliero trapianti - A Vicenza ogni anno si eseguono 40 trapianti, solo di reni, quasi la metà da persone viventi. È, quindi, fondamentale sensibilizzare le persone sull'importanza di questo gesto e sappiamo che il vicentino è un territorio molto generoso in tal senso. Tra fine 2016 e inizi 2017 all'ospedale di Vicenza si sono presentati due donatori samaritani di reni, ovvero due persone che hanno deciso di offrire il proprio organo alla collettività, e non ad uno specifico ricevente, senza alcun tipo di remunerazione o contraccambio. È un segnale molto forte che fa ben sperare".

L'espressione della volontà sulla donazione è facoltativa e può essere dichiarata anche presso l'Aido (solo consenso); le Ulss, gli ospedali o gli ambulatori dei medici di medicina generale; i Coordinamenti regionali per i trapianti.

In alternativa l'interessato può anche conservare tra i documenti personali una dichiarazione di volontà in carta libera (positiva o negativa) completa di tutti i dati personali, datata e firmata oppure compilare il "tesserino blu" del Ministero della salute (o quello di una delle associazioni di settore), che dovrà conservare insieme ai documenti personali.


 

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