Vicenza, ci sono anche 150 vicentini che dovranno rifare i test per le specializzioni
150 aspiranti medici specialisti vicentini potrebbero dover rifare la prova d'accesso, come loro anche altri 800 dottori, tutto a causo di un grave errore nei test
Sarebbero state scambiate le domande destinate all´area medica e ai servizi clinici dei test per assegnare le specializzazioni dei neomedici. Dunque, tutto, potenzialmente da rifare. La vecchia selezione era stata cancellata: troppi favoritismi e raccomandazioni dei baroni o dei figli parenti di. Dopo una protesta via mail e l'appoggio dell'ordine, si era passati al nuovo metodo, peccato che non funzioni.
I neodottori non immaginavano certo che il nuovo sistema si sarebbe rivelato ancora più penalizzante del precedente. Una trentina di domande destinate ai candidati dell´area medica sono state invece somministrate ai concorrenti dei Servizi clinici. Errore grave che ha portato alle scuse del ministero e le dimissioni del presidente del Cineca, il Consorzio universitario che ha preparato i quiz di ingresso. Dimissioni e scuse, però, non bastano: le conseguenze dell'errore, infatti, sono pesantissime per oltre ottomila aspiranti camici bianchi (su circa dodicimila) che sembrava dovessero ripetere l´esame. Il ministero ha però chiarito: «Le prove non si rifaranno: i punteggi saranno ricalcolati»
L'eco di quanto accade a Roma, però si ripercuote inevitabilmente anche sul vicentino. «Siamo stati invasi da decine di mail di candidati che esprimevano sdegno e incredulità per come sono andate le cose - afferma al Giornale di Vicenza Michele Valente, presidente dell´Ordine dei medici di Vicenza -, questo pasticcio non è l´unico ad agitare le acque all´interno della categoria. Il 17 settembre si sono verificate irregolarità nei corsi di accesso alle scuole di specialità di medicina generale, con ricorsi e interrogazioni parlamentari che non hanno portato però a nulla di fatto. Senza contare i test di ingresso alla facoltà, anche quelli oggetto di ricorsi e conseguente ammissione di cinquemila studenti in sovrannumero. Ma che Paese è questo che non riesce nemmeno a garantire lo svolgimento regolare di un concorso?». Una domanda che tiene svegli la notte gli oltre 150 neolaureati in medicina che tra Vicenza e provincia hanno affrontato la famigerata selezione il 29 e il 31 ottobre scorsi, potrebbero avr sprecato energie non solo economiche in corsi ora da ripetere.