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Cronaca

Vicenza, "chiuse" le fermate AIM del centro: "Sono ladri"

Il centro sociale Bocciodromo ha rivendicato l'azione che ha colpito, nella notte tra mercoledì e giovedì, le fermate del centro storico del servizio di trasporto. "No al Tav, sì all'istruzione accessibile"

Azione del centro sociale Bocciodromo, nella notte tra mercoledì e giovedì, ai danni delle fermate dell'autobus del centro storico di Vicenza.

Vicenza, chiuse le fermate Aim (foto Bocciodromo)

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"Questo perché, così come il modello di scuola attuale, anche il trasporto pubblico della nostra città non è sostenibile e accessibile a tutti. Infatti, sono stati montati dei box per dare via ad un progetto di mobilità chiamato ticket sharing - spiegano gli attivisti - Si tratta della condivisione di biglietti dell'autobus AIM ancora validi che permettono il viaggio nelle linee a chi non se lo può permettere. In questa categoria rientrano soprattutto gli studenti, che vedono, in tempi di crisi, aumentare a dismisura il costo di abbonamenti e titoli di viaggio".

"Pensiamo che anche questo non sia un modo per agevolare il percorso di ogni studente, così come proposte dannose per l'Istruzione, quali la Buona Scuola di Renzi. Infatti è stata scelta la giornata di oggi perché in tutta Italia si scenderà in piazza contro il modello di scuola che privatizza, taglia e crea squilibri all'interno di un sistema che dovrebbe essere pubblico ed egualitario - proseguono - Un meccanismo che preferisce finanziare grandi opere pubbliche al posto di favorire l'istruzione e il welfare. Come il progetto TAV/TAC che vogliono imporci a Vicenza, che arricchirà i soliti noti e procurerà solo enormi danni al patrimonio artistico, culturale e ambientale della città"

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