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Cronaca

Vicenza, allarme ebola, arriva il protocollo di sicurezza

Dopo una lunga riunione tra i vertici dell'Ulss, deciso il protocollo da seguire in caso il virus arrivi in città, decine le chiamate al suem di vicentini preoccupati

Centralini del Suem in agitazione, decine le chiamate di cittadini preoccupati dal rischio contagio del virus Ebola che in Africa sta colpendo intere popolazioni. Si tratta per lo più di persone che per lavoro o turismo si sono recate in zone potenzialmente a rischio e dunque da tenere sotto controllo, ma va sottolineato, in Italia, la malattia non è ancora arrivata e forse non arriverà mai. 

Intanto, però, i dirigenti dell'Ulss giocano d'anticipo, un incontro durato alcune ore ha prodotto il protocollo da seguire in caso di emergenza virus.

Il piano è stato varato prevede una sorta di piramide che entri in azione in caso di eventi eccezionali in una sorta di comitato per la salute pubblica. In cima alla piramide le decisioni spetteranno a Ennio Cardone direttore medico e ai suoi collaboratori fra cui Gilberto Bombace - , il direttore sanitario Francesco Buonocore, il responsabile del dipartimento di prevenzione Celestino Piz, il direttore del servizio di igiene pubblica Andrea Todescato, i primari di malattie infettive e del Suem Giampietro Pellizzer e Federico Politi, il viceprimario del pronto soccorso Giovanni Gugole, ( che ssostituisce il primario Vincenzo Riboni, in missione in un ospedale di Yirol nel Sud Sudan).

Le probabilità che l'ebola arrivi anche  a Vicenza sono basse, ma in tutto lo stivale si tengono sotto controllo alcuni casi, specialmente per chì al ritorno da un viaggio ha contratto la malaria, che almeno in una prima fase avrebbe sintomi molto simili a quelli dell'ebola.

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