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Vicenza ai vicentini in strada contro il prefetto: "Si è arreso al degrado"

Il comitato di cittadini ha indetto una manifestazione il 3 dicembre alle 21, nei pressi della casa do corso San Felice dove sono stati trasferiti i richiedenti asilo ospitati a Cesuna

Continuano le polemiche e le proteste sui richiedenti asilo arrivati nel vicentino in questi mesi. In particolare, il comitato cittadino Vicenza ai vicentini non ha gradito il trasferimento di alcuni migranti da Cesuna in città, in un appartamento vicino a corso San Felice e la giustificazione che fornito il prefetto Eugenio Soldà, "Quella zona è degradata di suo". Lì è stata convocata una manifestazione, giovedì 3 dicembre alle 21. 

“ Per rimettere le cose al loro giusto posto, in ordine, per contrastare l’entropia, serve una grande forza, la forza di volonta’, quella che si oppone allo svilimento, quella che richiede di rimboccarsi le maniche, di agire, quella che richiede fatica, sforzo; volonta’ per l’appunto - recita il comunicato di presentazione - Troppo comodo arrendersi, abbandandonarsi allo status quo. Significherebbe lasciare campo aperto alla degenerazione, al degrado. No! La parola d’ordine è fare fronte! Come non rimanere basiti, allora, di fronte alle parole di un prefetto, che con un atto d’imperio, volutamente ignorando la volonta’ popolare, ha deciso di trasferire questi presunti profughi in Corso San Felice. Un prefetto che giustifica poi le sue scelte con affermazioni come “Io l’accoglienza la devo fare e devo lavorare cercando di fare meno danni possibili alla comunita’” dovrebbe avere il coraggio di dimettersi ed abbandonare la propria comoda poltrona - prosegue - Caro prefetto, noi non la paghiamo per fare pochi danni, tuttaltro, Lei e’ al nostro servizio per non farne affatto, anzi per prevenirli. E poi, che vuol dire che la zona e’ degradata di suo? Non ci dobbiamo curare del nostro corpo perche’ la sporcizia si accumula comunque? Non dobbiamo combattere le infezioni perche’ tanto esistono lo stesso e si ripresentano di nuovo? A che serve lavare le stoviglie tanto si sporcheranno ancora! Dobbiamo accettare il degrado perche’ lo ha deciso il prefetto? Con queste affermazioni questo signore non solo manca di rispetto ai suoi concittadini, ed anche alla sua intelligenza diciamo noi, ma ci induce a pensare che consideri quegli extracomunitari indegni di una “accoglienza” in un quartiere normale, dove il degrado non esiste, ecco, magari dove risiede lui con la sua famiglia. Ecco, caro Eugenio Soldà, poiche’ noi ci opponiamo all’entropia con la forza di volonta’ ci prepariamo con gli abitanti del quartiere alla protesta contro quel degrado che Lei riconosce e che dà per scontato".

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