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Cronaca

Vicenza, 54 a processo per le tangenti in motorizzazione

Le indagini avrebbero svelato un sistema di mazzette e favori per ottenere patenti e revisioni. 54 le persone rinviate a vario titolo: falso in atto pubblico, concussione, corruzione, truffa e furto

Patenti false rivendute a stranieri come vere, e revisioni senza controlli, il P.m. Silvia Golin ha chiuso l'inchiesta relativa al presunto sistema di tangenti e favori in Motorizzazione.  Come riportato nella versione cartacea de Il Giornale di Vicenzasono 54 le persone rinviate a giudizio, a vario titolo, per falso in atto pubblico, corruzione, truffa, furto e concussione.

Due i filoni dell'inchiesta partita da un controllo della polstrada che aveva trovato un immigrato in possesso di un certificato di proprietà regolare ma, in realtà, rubato privo della compilazione.  Da un lato gli investigatori si sono concentrati nel giro di patenti false che secondo l'accusa sarebbero state vendute da alcuni dipendenti della motorizzazione soprattutto a cittadini stranieri. Le vittime compravano una patente formato tessera, identica in tutto e per tutto a quelle regolari, sena sapere di possedere un falso. Il secondo filone dell'inchiesta riguarda i presunti controlli fantasma.  Sono 51 le revisioni contestate dalla procura: i mezzi, sulla carta controllati, non sarebbero mai arrivati in motorizzazione, passando ugualmente la revisione, ovviamente previo pagamento. In altri 50 casi alcuni veicoli sarebbero stati graziati nonostante alcuni valori non fossero a norma.

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