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Cronaca

"Veneti ubriaconi" diventerà un libro di Oliviero Toscani

Il popolare fotografo ha parlato a margine di una conferenza tenuta all'università di Verona dal titolo "Geni e imbonitori nella comunicazione pubblicitaria": "Raccoglierò tutti i messaggi ricevuti dai veneti, spiritosi e simpatici, in un volume"

Nemmeno un provocatore di lungo corso come Oliviero Toscani si aspettava lo tsunami di reazioni alla sua battutta sui veneti - "Ubriaconi, tutti alcolizzati, basta sentire l'accento" - detta a La Zanzara quasi un anno fa. Invece l'onda lunga della polemica è proseguita fino ad arrivare in tribunale, dove il fotografo dovrà comparire con l'accusa di "ingiuria e diffamazione" e presto arriverà anche in libreria. L'annuncio è stato dato a margine di una conferenza tenuta all'università di Verona ed è stato riportato da Il Corriere del Veneto. 

"Mi hanno scritto in tanti da questa regione, quasi tutti con lettere molto spiritose e simpatiche - ha detto - sono stati pochi a prendersela: raccoglierò questi interventi in un volume - riferisce il quotidiano -  Anche mia nonna Maria era veneta, di Verona - specifica - pensavo proprio a lei quando ho fatto la battuta, e alla sua delicata cadenza, quando mi chiamava «el me fiol benedeto». E pensare che tutto è partito dicendo che, da lombardo, odiavo il mio accento, perché mi ricorda quello di Matteo Salvini". 

Toscani, comunque, non fa un passo indietro e lo ha ribadito in una lettera al presidente Luca Zaia, che gli aveva dato 48 ore per scusarsi: "Persino l’Isis di ore ne concede 72 - dice con una battuta il fotografo, che in Veneto ha lavorato a lungo - ma nella sostanza confermo tutto. Perché c’è un rapporto forte tra territorio, odori, colori e sapori, quelli veneti come il baccalà, i risi e bisi, il Recioto e l’Amarone, e il proprio accento"

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