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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Schio

Truffe online, sottratti migliaia di euro: arrestati due fratelli

Accertati più di venti utilizzi illeciti di carte di pagamento consumate nella provincia berica, tra il gennaio e maggio 2023

Nella mattinata del 25 marzo scorso, un’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Vicenza, collaborati in fase esecutiva dai carabinieri della Compagnia di Bagnoli (Napoli), ha portato all’arresto di due fratelli D.A. e D.A., di 33 e 35 anni, in esecuzione di una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalgip del Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procura della Repubblica, nell’ambito di una complessa attività investigativa condotta dai carabinieri della stazione Piovene Rocchette per oltre venti truffe/utilizzi illecite di carte di  pagamento consumate nella provincia berica, tra il gennaio e maggio 2023.  

L’indagine dei carabinieri di Piovene Rocchette è partita dalla denuncia sporta da un giovane di Santorso che, il 24 maggio 2023, aveva ricevuto diversi messaggi dal mittente “PosteInfo” con i quali veniva informato che sulle carte prepagate a lui intestate erano state registrate delle movimentazioni anomale, a cui conseguiva una telefonata da parte di un sedicente operatore che anticipava l’arrivo di un corriere, incaricato del ritiro delle carte bloccate e la contestuale consegna delle nuove. Il giorno successivo la vittima ha constato che dalle proprie carte erano state eseguite operazioni di prelievo per complessivi 3.000 euro.

Le stesse modalità di truffa, erano state perpetrate lo stesso giorno a danno di un giovane di Monte di Malo, a cui venivano sottratti complessivamente 8.000 euro.

Analoghe truffe venivano consumate anche in altri comuni del vicentino (Thiene, Creazzo, Cartigliano, Breganze, Fara Vicentino, Vicenza, Santorso, Zanè, Malo, Monticello Conte Otto, Camisano Vicentino, Pozzoleone e Chiuppano), nel periodo dal gennaio 2023 al maggio 2023, per un danno complessivo stimato in oltre 50.000 euro.  

Le indagini hanno consentito di accertare che le truffe denunciate si sviluppavano con due modalità.

La prima,prevedeva la ricezione di un messaggio di testo da un mittente “PosteInfo” con il quale veniva informato che era stata registrata una anomalia sul conto corrente (il più delle volte veniva segnalato del movimento di denaro in uscita) con un collegamento ipertestuale che una volta cliccato consentiva di aprire una pagina internet fake di “poste italiane”. Seguiva la ricezione di ulteriori messaggi di testo con cui al correntista veniva anticipato un contatto telefonico con un operatore di Poste italiane; la vittima, in rapida successione, veniva contattato da un sedicente operatore di poste italiane  informato dell’anomalia registrata dai sistemi sul conto, invitando la vittima di turno a  seguire le istruzioni, che il più delle volte si concretizzavano in movimenti di denaro su altri  conti/carte.

La seconda invece partiva da un messaggio di testo da un mittente “PosteInfo” con il quale la vittima veniva informata che era stata registrata una anomalia su carte prepagate (il più delle volte  veniva segnalato del movimento di denaro in uscita); seguivano la ricezione di ulteriori messaggi di testo con cui al correntista veniva anticipato l’arrivo di un corriere, incaricato da poste italiane, che si sarebbe occupato del ritiro delle  carte bloccate, con la consegna di nuove carte; effettivamente, nelle abitazioni delle vittime o luoghi di lavoro, giungeva il sedicente corriere incaricato da Poste italiane, che in alcuni casi indossava anche indumenti  riconducibili ad operatori di Poste italiane. 

L’indagine dei carabinieri, ha consentito di raccogliere elementi di reità in capo ai due fratelli campani per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari. Non solo, nelle indagini, l'autorità giudiziaria sta ora vagliando la posizione di ulteriori undici soggetti, per le ipotesi di reato di favoreggiamento. SI tratta di tutti intestatari di carte sulle quali venivano confluite le somme di denaro provento del raggiro.

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