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Cronaca Bassano del Grappa

Bassano, in 2500 volevano fare i "furbetti" ma sono stati truffati

Volevano depositare i propri risparmi a Panama ma la 102 Capital Spa ha sottratto loro un milione di euro ed è andata in bancarotta per 2,6 milioni di euro. Ai truffatori sequestrati beni di pregio, tra cui un palazzo storico

Pensavano di aver depositato i propri risparmi in un paradiso fiscale ed invece si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano. Ha danneggiato oltre 2.500 risparmiatori una maxi frode creditizia scoperta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza. Al centro della truffa, la società 102 Capital di Bassano del Grappa, fallita insieme a due società edili collegate (la 102 Costruzioni e la 103 Costruzioni) lasciandosi alle spalle distrazioni patrimoniali, falsi in bilancio e ricorso abusivo al credito per oltre 10 milioni di euro. La frode è stata commessa grazie a una rete di promotori compiacenti che hanno operato mediante siti web dedicati e riconducibili a società finanziarie con sede nella Repubblica di Panama e base operativa in Svizzera.

La 102 Capital e le società panamensi hanno svolto attività di intermediazione in cambi operando abusivamente sul mercato delle valute 'foreign exchange' e hanno gestito le somme di denaro affidate dai clienti mediante contratti risultati essere veri e propri 'prodotti finanziari' in assenza di alcuna autorizzazione e senza adottare le garanzie previste dalla legge a tutela dei risparmiatori. Le indagini hanno portato al sequestro dei beni dei responsabili della frode, tra cui due abitazioni nello storico Palazzo Zugni della centrale Piazza Vittorio Emanuele di Feltre (Belluno) noto alle cronache perché il 3 marzo 1867 il generale Giuseppe Garibaldi tenne un discorso alla popolazione da una delle sue finestre. I 12 responsabili sono stati denunciati per attività abusiva di investimento, emissione di moneta elettronica e raccolta del risparmio e per omesse comunicazioni obbligatorie, bancarotta ed abusivo ricorso al credito.

L'indagine della Guardia di finanza era scattata nel 2010 dopo che la Consob, su segnalazione di alcuni investitori, aveva svolto una prima attività istruttoria sulle società panamensi utilizzate per le truffe. E' stato così appurato che la Spa bassanese non ha assicurato, attraverso la necessaria creazione di conti correnti dedicati, una adeguata separazione tra il proprio patrimonio e quello dei singoli risparmiatori, acquisendo invece la piena disponibilità del denaro conferito dai clienti. In questo modo la 102 Capital Spa ha utilizzato in modo fraudolento la quasi totalità dei fondi raccolti non per effettuare investimenti, come pattuito con i risparmiatori, bensì per finanziare, in pieno conflitto di interessi, alcune società immobiliari di costruzioni collegate alla stessa ed appartenenti ad un unico gruppo imprenditoriale. Con le operazioni la 102 Capital Spa ha sottratto un milione di euro ai risparmiatori ed è andata in bancarotta per 2,6 milioni di euro. All'indagine hanno concorso l'Interpol, la polizia federale elvetica e le autorità di vigilanza spagnole e francesi.

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