Tratta di esseri umani, "crudeltà senza precedenti": due arresti a Vicenza

Tratta di esseri umani, schiavitù, sfruttamento della prostituzione fino al procurato aborto. Sono pesantissime le accuse che hanno all'arresto dei vertici di un'organizzazione criminale nigeriana.

La  vasta operazione, "Mare calmo" da parte delle squadre mobili di Bari, Vicenza, Torino e Novara,  ha eseguito l'ordinanza di carcerazione emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari. A Vicenza sono finiti in manette Iyhoan Agho e il marito Pious Yama Aiwekhoe, di 28 e 35 anni, residenti a Montecchio Maggiore e considerati due boss del traffico delle schiave. Altri cinque uomini, accusati di lavorare per la coppia, sono finiti in manette: Andy Osaghae di 26 anni, Evans Osaghae di 37, Anthony Omorogie di 32 e Simon Richard di 29. Due persone, che probabilmente sono riuscite ad abbandonare la città e a fuggire all´estero, sono ricercate dalla polizia.

Il quadro ricostruito dall'accusa descrive uno scenario di inaudita violenza nei confronti delle donne cadute nelle maglie dell'associazione a delinquere: le ragazze venivano prelevate dal paese d'origine, ridotte e mantenute in schiavitù per poterle sfruttare sulle strade. In alcuni casi viene prefigurato il reato di procurato aborto. Le indagini sono cominciate grazie ad una lettera anonima, spedita in questura a Bari nel 2008. Si parlava di donne ridotte in schiavitù in un appartamento e qui, infatti, la polizia aveva trovato quattro ragazze, stipate in un ripostiglio. Giovani sottoposte a riti voodoo che la “maman” picchiava regolarmente se non riuscivano a portare a casa abbastanza denaro.

Leggi anche: Zone rosse a Vicenza fino 30 aprile