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Cronaca

Tragedia alla sagra, Zaia: "Un disastro, un piccolo Vajont"

Il goverantore del Veneto si è recato a Refrontolo, dove un torrente di fango ha travolto i partecipanti ad una festa, uccidendo 4 persone e ferendone una ventina

"Ho già decretato lo stato di emergenza, chiederemo al governo di fare la sua parte per questa tragedia. È stata una bomba d'acqua senza precedenti, che ha provocato un disastro, un piccolo Vajont". Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, commenta all'Adnkronos la bomba d'acqua che si è abbattuta su Refrontolo, nel trevigiano, che ha provocato 4 morti e numerosi feriti. Zaia si è recato nella zona colpita dalla bomba d'acqua per un sopralluogo e alle 11 interverrà nella conferenza stampa convocata nel municipio di Refrontolo.

"La concausa evidente è che si è creata un'ostruzione del torrente che ha dato vita a una diga naturale, probabilmente creata dai rami e da tutto quello che scende nei torrenti durante i temporali, tra cui balle di fieno giganti. Quando la diga si è rotta ha liberato 4-5 metri di acqua di altezza, un piccolo Vajont - spiega Zaia - C'è stata una devastazione di mezzi fino a 700-800 metri dal fiume, un disastro". Zaia conferma che al momento il bilancio è di "quattro morti e sei feriti, di cui due in rianimazione".

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