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Cronaca Lonigo

Smaltimento rifiuti in discariche abusive, arrestate 20 persone tra cui un vicentino

Il blitz dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico ha riguardato sei regioni, tra cui il Veneto. Sotto accusa anche un imprenditore di Lonigo

Maxi operazione nella mattinata di martedì in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Campania. I carabinieri del NOE - tutela ambientale - di Milano, con il supporto dei NOE e dei comandi provinciali per un totale di circa 200 uomini impiegati hanno arrestato 20 persone (12 in carcere, 8 ai domiciliari) in seguito a un'ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano su richiesta della locale procura della Repubblica-D.D.A. I soggetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti in concorso, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni. Tra loro, secondo quando riferito dal comando provinciale di Venezia del NOE, anche un imprenditore residente a Lonigo

LE INDAGINI

Il blitz ha portato anche al sequestro di due aziende operanti nel campo del trattamento dei rifiuti e 4 società di trasporto, ubicate nelle province di Pavia, Belluno, Verona, Bergamo, Caserta e Monza Brianza, oltre a vari automezzi utilizzati nelle attività criminali, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro. Sono 24 le persone indagate.

Le attività investigative, condotte dal Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Milano e coordinate dalla DDA, hanno consentito di individuare l’esistenza di un gruppo criminale operante nel campo del trattamento e trasporto dei rifiuti, dedito alla gestione e smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, costituiti da rifiuti indifferenziati urbani provenienti prevalentemente - su diversi canali - dalla Campania e da varie Regioni del Nord Italia, attraverso lo stoccaggio ed il successivo abbandono in capannoni industriali dismessi, dando luogo, in tal modo, alla creazione di numerose discariche abusive, localizzate e sequestrate in comuni delle province lombardo venete nelle località di Pontevico (MI), Gessate (MI), Tabellano (MN), Torbole Casaglia (BS), Verona, Meleti (LO) e Cornaredo (MI). 

Le indagini hanno avuto origine da un monitoraggio condotto sul fenomeno degli incendi ai danni di alcuni impianti formalmente autorizzati alla gestione dei rifiuti e di diversi capannoni industriali, adibiti a discariche abusive, che ha  consentito di individuare un’articolata rete criminale costituita da diversi soggetti, alcuni dei quali collegati direttamente e/o indirettamente ad imprese operanti nel settore dei rifiuti, altri privi di ogni titolo autorizzativo che, attraverso operazioni continuative e con ruoli diversi, in modo organizzato, condividevano un articolato e rodato programma criminoso che prevedeva lo smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali per il conseguimento di un profitto ingiusto. 

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