Era tornato da poche ore da un viaggio in Messico, quando ha accusato febbre, astenia e dolori. Poteva sembrare una semplice influenza ma, viste le notizie, un penzionato 64enne di Costabissara ha deciso di farsi fare dei controlli più approfonditi al San Bortolo ed ha scoperto che i suoi sospetti erano fondati: aveva contratto il famigerato virus Zika, che in Sudamerica è diventato una vera e propia epidemia. Lo riferisce Il Giornale di Vicenza. 

Si tratta del secondo caso nel Vicentino, il quinto in Veneto (due nel Padovano e uno a Treviso). Dopo un breve ricovero nel reparto Malattie infettive, l'uomo è stato dimesso e i medici invitano alla calma: "Si cura come qualsiasi altra forma influenzale virale e non è trasmissibile da uomo a uomo. Vettore potrebbe essere l’Aedes albopictus, la zanzara Tigre insediatasi stabilmente nel Veneto e cugina dell’Aedes aegypti in azione in Brasile: il problema sarebbe quindi rimandato alla bella stagione. Il rischio principale è per le donne incinte: il viris, infatti, potrebbe essere la causa del drammatico aumento di casi di micorcefalia.