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Tav a Vicenza, ora le compensazioni ma la protesta non si ferma

Lo studio redatto da RFI SpA è stato infatti approvato dal consiglio comunale con 23 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti al termine di due giorni di dibattito. I contrari: "Un futuro che sa di cemento e di grigio"

Dopo il voto con il quale il consiglio comunale di Vicenza ha dato il suo assenso allo studio di fattibilità relativo all'attraversamento del territorio vicentino della linea Alta velocità – Alta capacità, il sindaco Achille Variati è già al lavoro affinché Roma recepisca osservazioni e raccomandazioni della città. Lo studio redatto da RFI SpA è stato infatti approvato dal consiglio comunale con 23 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti al termine di due giorni di dibattito durante i quali Vicenza ha messo nero su bianco le condizioni alle quali accetta la nuova linea ferroviaria.

Non tutti sono entusiasti di questo esito, a partire dal Comitato più democrazia e partecipazione, che chiede, come i 5 Stelle, un referendum sulla questione quanto prima, e le sigle ambientaliste e riconducibili all'area della sinistra, No Dal Molin in testa, che annunciano nuove mobilitazioni, come quella del 16 gennaio, anniversario dell'"editto di Prodi". 

“Mi sono messo subito al lavoro per onorare le indicazioni del consiglio comunale. Ho informato telefonicamente il ministro dei Trasporti e infrastrutture Maurizio Lupi che il Comune di Vicenza si è espresso vincolando il suo assenso all'alta velocità ad alcune condizioni, tra cui lo studio di soluzioni alternative al tunnel idraulico e viario sotto Monte Berico - ha spiegato il sindaco Achille Variati - Mi sono accordato per illustrare già la settimana prossima le nostre osservazioni e raccomandazioni ai tecnici di RFI, in modo che venga avviato immediatamente l'iter per l'individuazione di soluzioni alternative e che nel giro di tre settimane lo stesso ministro possa dare un avvallo a quanto chiede la città. Lupi si è dimostrato molto attento alla nostra posizione. Ovviamente anche la Regione ora deve fare la sua parte, trasferendo a Roma le indicazioni degli altri Comuni vicentini della tratta per i quali, peraltro, in qualità di presidente della Provincia insieme ad ogni sindaco interessato ho già studiato, concertato, firmato e inviato a Venezia puntuali schede tecniche”.

Recepite le posizioni di Comune e Regione, RFI utilizzerà i prossimi mesi per elaborare il progetto definitivo relativo al lotto tra Montebello e la stazione di Vicenza tribunale. Il Comune sarà chiamato ad esprimere un nuovo parere formale in seno alla Conferenza di servizi e le sue osservazioni in occasione della VIA, la valutazione di impatto ambientale. Infine è previsto che la Regione acquisisca il parere del Comune per l'espressione in CIPE, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. “Ma al di là dei passaggi formali – ha commentato il sindaco – sono certo che d'ora in avanti si aprirà una fase di continuo confronto con il gruppo di progettazione che si tradurrà anche in costanti aggiornamenti della commissione consiliare territorio e delle assemblee pubbliche che la città chiederà. Nessun progetto sarà calato dall'alto. Vogliamo essere protagonisti di qualsiasi decisione ci riguardi, a partire dalla qualità estetica ed architettonica delle due nuove stazioni di Vicenza”.

Lo studio di fattibilità emendato ha avuto il via libera dei gruppi consiliari “Variati sindaco 2013”, “Partito Democratico per Variati”, “Unione di centro con Variati” e “Nuovo centro destra”. Si sono astenuti gli esponenti di “Forza Italia”, “Lega nord-Liga veneta” e di “Idea Vicenza”, mentre hanno espresso voto contrario “Dovigo Valentina sindaco” e “Movimento 5 stelle-beppegrillo.it”. Non hanno partecipato al voto “Cicero... Impegno a 360°” e “Lista civica Manuela Dal Lago – libera dagli schemi”. 

 

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