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Cronaca

Tangenti dietro al Mose: arrestati Lia Sartori e Roberto Meneguzzo

Corruzione e manette per 35 persone, tra cui imprenditori e alti gradi delle fiamme gialle. Oltre che politici come Orsoni e Galan (chiesto l'arresto), ai domiciliari è finita l'europarlamentare. Arrestato anche l'imprenditore vicentino

Nomi eccellenti in manette ed un “inquietante sistema di corruzione” come l’ha definito lo stesso sindaco di Vicenza Achille Variati. E’ l’nchiesta sul Mose, che sta mietendo tra le vittime anche nomi eccellenti come il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni del Pd (ai domiciliari), l'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso di Forza Italia (in carcere), e l'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, ora senatore di Forza Italia, di cui è stato richiesto l'arresto. E' stato anche ex ministro all'Agricoltura e ai Beni culturali.

L'INCHIESTA. In tutto sono trentacinque gli arrestati e un centinaio gli indagati per i reati a vario titolo di corruzione, concussione e riciclaggio. Quei fondi neri scoperti durante l'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex ad della Mantovani Giancarlo Baita e quegli appalti pilotati venuti alla luce prima dell'arresto dell' ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati, dunque, grazie anche alla collaborazione dei due, sembrano essere serviti a quanto pare per mazzette e tangenti. Il tutto con sullo sfondo il Mose, la grande opera che in questi anni ha mosso cifre enormi di soldi. Tre anni di indagini e i fondi neri all'estero. Il denaro, secondo l'accusa, veniva portato da Claudia Minutillo, imprenditrice ed ex segretaria personale di Galan, a San Marino dove i soldi venivano riciclati da William Colombelli grazie alla propria azienda finanziaria Bmc.

NEL VICENTINO. Nel Vicentino due i nomi eccellenti: quello di Roberto Meneguzzo amministratore della Palladio Finanziaria Spa, e la richiesta d'arresto per Lia Sartori, europarlamentare e già presidente del consiglio regionale del Veneto ai domiciliari. L'accusa è sempre di finanziamento illecito.

GLI ARRESTATI - Questo l'elenco degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta su tangenti e corruzione attorno al sistema Mose che ha portato in carcere il sindaco Giorgio Orsoni e l'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso. In manette sono finiti Giovanni Artico, Stefano Boscolo Bacheto, Giangranco detto Flavio Boscolo Contadin, Maria Brotto, Enzo Casarin, Gino Chiarini, Renato Chisso, Patrizio Cuccioletta, Luigi Dal Bordo, Giuseppe Fasiol, Giancarlo Galan (per lui una richiesta al Senato che verrà vagliata da una apposita commissione), Francesco Giordano, Vincenzo Manganaro, Manuele Marrazzi, Giampietro Marchese, Alessandro Mazzi, Roberto Meneguzzo, Franco Morbiolo, Luciano Neri, Maria Giovanna Piva, Emilio Spaziante, Federico Sutto, Stefano Tomarelli, Paolo Venuti.

Ai domiciliari, invece, si trovano Lino Brentan, Alessandro Cicero, Corrado Crialese, Nicola Falconi, Vittorio Giuseppone, Dario Lugato, Giorgio Orsoni, Andrea Rismondo, Lia Sartori (parlamentare Europea), Danilo Turato.

AGGIORNAMENTI. Come si legge anche su Veneziatoday "E' come tangentopoli vent'anni fa - ha dichiarato il sostituto procuratore Carlo Nordio - anche alcuni personaggi sono gli stessi. Solo che stavolta i metodi sono più complessi". A decriptarli ci ha pensato il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, scovando, secondo la Procura, 25 milioni di euro in fondi neri. Di cui 9,5 restituiti in passato dalle società coinvolte per chiudere le vertenze tributarie. Erano state costituite delle cartiere ad hoc (come già accertato ai tempi degli arresti dell'ex amministratore delegato della Mantovani Piergiorgio Baita) per determinare delle sovrafatturazioni. In modo poi da creare dei soldi (tanti soldi) utilizzati per oliare le persone giuste che occupavano i posti di potere giusti. per quanto riguarda l'europarlamentare di Forza Italia Lia Sartori, si parla di un finanziamento illecito durante una campagna elettorale che sarebbe di circa 200mila euro. Da evidenziare che il reato si configura quando chi prende i soldi è consapevole della loro provenienza illecita.

AGGIORNAMENTO ORE 19: SARTORI SI DIMETTE. Lia Sartori si è dimessa con un comunicato dai vari incarichi che ricopriva oltre al ruolo di europarlamentare: da Presidente del Centro internazionale studi di architettura Andrea Palladio, da Presidente delle Settimane musicali del Teatro Olimpico e da membro del  consiglio di amministrazione di Save.

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