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Cronaca

Lettere, botte e manifestini porno contro l'amante del marito

Madre e figlia di 53 e 30 anni sono state denunciate dalla mobile di Vicenza per aver perseguitato e, in un'occasione, percosso l'ex amante del marito-padre. Iniviate lettere dettagliate a famigliari e datore di lavoro

Lettere e telefonate anonime a famigliari e datore di lavoro, manifestini affissi nel condominio con insulti espliciti, inseguimenti e botte, perfino un poster con un fotomontaggio pornografico: è la tremenda vendetta di una moglie tradita, con la complicità della figlia, nei confronti della vicina, anche lei sposata, che aveva una relazione con il marito. Le donne sono state denunciate dalla squadra mobile di Vicenza per stalking e lesioni.

La vicenda ha inizio quando la donna, 53 anni, pizzica il marito al telefono con l'amante. La reazione è, comprensibilmente, furibonda e, impugnata la cornetta, la rivale viene ricoperta di insulti. Ma non è abbastanza. Con il supporto della figlia 30 enne, inzia una vera e propria campagna denigratoria: la famiglia dell'amante, 41enne, viene sommersa di lettere anonime in cui l'attività sessuale della vittima viene descritta con dettagli scabrosi. Le stesse missive arrivano anche sul luogo di lavoro. Nel palazzo dove vivono entrambi i nuclei famigliari compaiono manifestini dallo stesso contenuto. Le due donne arrivano a produrre un poster fotografico con il volto della fedifraga ed un'immagine porno. E non sono ancora soddifatte: partono ripetuti pedinamenti, uno dei quali si conclude con un'aggressione.

A questo punto, alla vittima non resta altro che rivolgersi alla polizia per la denuncia, portando come riscontro alle accuse l'abbondante mole di insulti scritti - mail, lettere e sms, tutti anonimi- che aveva ricevuto: non è stato difficile per gli uomini di Michele Marchese arrivare alle due, che hanno accolto la denuncia senza scomporsi più di tanto.

 

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