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Spara al rapinatore, è indagato: vicentini mobilitati per il benzinaio

Si fa sempre più alta l'onda di solidarietà nei confronti di Graziano Stacchio, il benzinaio che, lunedì sera, ha ucciso un nomade pluripregiudicato, Albano Cassol. "Io sto con Stacchio" è lo slogan che rimbalza su magliette e social

"Io sto con Stacchio". Sta provocando una grande ondata di solidarietà la notizia che Graziano Stacchio, il benzinaio che ha sparato contro un commando di rapinatori armati, è stato indagato per "eccesso di legittima difesa". Nello scontro a fuoco, ha perso la vita Albano Cassol, nomade, 41 anni, pluripregiudicato, anche se solo l'autopsia potrà effettivamente chiarire quali siano state le cause della morte. 

La procura ha subito precisato che l'accusa nei confronti del benzinaio è "un atto dovuto", che comunque consentirà al legale dell'uomo di avere accesso agli atti dell'indagine e construire così un piano di difesa. Stacchio non si è negato alla stampa e ha raccontato come ha vissuto i terribili momenti della sparatoria: "La commessa era sola e ho pensato che poteva essere mia figlia", ha spiegato senza giri di parole. 

LE PAROLE DI STACCHIO

La vicenda non ha lasciato indifferenti i cittadini, non solo in provincia, che, numerosi, si stanno mobilitando per far arrivare il loro appoggio all'accusato. Oltre a tantissimi commenti e post di approvazione e solidarietà sui social, sono anche stampate delle magliette con la scritta "Io sto con Stacchio" e c'è chi propone anche un gesto da parte della curva Sud in occasione di Vicenza-Perugia. Non è mancata la forte presa di posizione del governatore Luca Zaia. 

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