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Cronaca

La scuola ai tempi della crisi: settimana corta per ridurre i costi

Nei prossimi giorni le scuole compileranno un modulo omogeneo con il numero degli alunni e gli orari di entrata ed uscita nelle diverse ipotesi, cioè con o senza il sabato a casa, per confrontare le esigenze

“Andiamo decisamente verso la condivisione della settimana corta”. E’ soddisfatto, il consigliere comunale delegato alla mobilità Claudio Cicero, al termine del tavolo sul trasporto pubblico locale. Si starebbe infatti allargando, tra i rappresentanti degli istituti scolastici che hanno sede in città, il fronte dei favorevoli alla settimana corta, da tempo suggerita da Comune, Provincia, Aim e Ftv come la soluzione più efficace per contenere il costo del trasporto scolastico altrimenti destinato, anche in seguito ai tagli nazionali e regionali, a pesare sugli abbonamenti degli studenti.

Nei prossimi giorni le scuole compileranno un modulo omogeneo con il numero degli alunni e gli orari di entrata ed uscita nelle diverse ipotesi, cioè con o senza il sabato a casa, allo scopo di raccogliere e confrontare le diverse esigenze. Poi ci si ritroverà per fare il punto e prendere la decisione finale. “Oggi - commenta Cicero - ho finalmente registrato una grande apertura da parte di tutti. Se davvero si riuscisse ad arrivare all’introduzione generalizzata del sabato a casa che garantirebbe il risparmio economico necessario, gli ingressi degli altri giorni potrebbero essere modulati su due fasce orarie tarate sulle nuove esigenze delle scuole. L’importante è cominciare, ascoltando anche chi questo passo l’ha già fatto e non tornerebbe più indietro, come hanno ben testimoniato i presidi degli istituti Piovene e Fusinieri”.

Nel corso dell’incontro si parlato anche di interventi che il Comune ha suggerito alle scuole per far fronte all’introduzione della settimana corta, come l’installazione di una tensostruttura che, nella Cittadella degli studi, potrebbe ospitare fino 400 studenti per turno per fronteggiare l’esigenza di posti mensa. E’ stata inoltre suggerita anche per alcune scuole superiori l’introduzione della soluzione innovativa adottata con successo alla media Prati dove, per consentire l’ingresso anticipato di studenti altrimenti ammassati sui marciapiedi, il cortile diventa area pubblica nella fascia oraria che precede la campanella scolastica. “L’importante – conclude Cicero, sostenuto in ciò dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Vicenza, Franco Venturella – era riuscire a rompere il ghiaccio. Oggi mi sembra che ciò sia stato fatto. Le prossime riunioni saranno decisive per una soluzione quanto più condivisa possibile”.

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