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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scontri a Vicenza, il sindacato di polizia: "Non siamo comparse del teatrino"

Il Silp ha diffuso un duro comunicato sulla gestione dell'ordine pubblico a Vicenza, in occasione della manifestazione contro Roberto Fiore, e, il giorno prima, a Padova, con lo "sciopero sociale"

"A Padova prima, con lo “sciopero sociale”, a Vicenza poi con la manifestazione degli antagonisti in protesta contro la presenza in città di Roberto fiore e Forza Nuova, abbiamo assistito ad una gestione dell’ordine pubblico che definire fallimentare e raffazzonata sarebbero eufemismi".

Usano parole dure i sindacati di polizia veneto, dopo il tour de force dello scorso fine settimana, tra sciopero sociale e manifestazione contro Roberto Fiore. "Errata dislocazione del personale, funzionari che si sovrappongono nel dare ordini e disposizioni, e per non farsi mancare nulla, le solite sceneggiate concordate e portate in scena, ad uso e consumo dell’ego di antagonisti e funzionari - proseguono -  sulla pelle però delle “comparse”, il personale dei Reparti Mobili e quello degli altri uffici impiegati a vario titolo, comparse che come noto guadagnano meno di quelle di Cinecittà, e che l’incolumità la rischiano davvero, e non solo per finzione. Fra l’altro, non essendo nemmeno a conoscenza del copione, che prevede - e sarebbe finalmente ora che i vertici delle Questure chiarissero queste circostanze - finte ma non troppo deviazioni di percorso dei cortei, in realtà ben note, finti ma non troppo tentativi di oltrepassare i cordoni di polizia, finti anzi veri lanci di fumogeni e ordigni improvvisati, anche questi ampiamente annunciati".

"In rappresentanza della totalità degli operatori delle province di Padova e Vicenza, i sindacati intendono dire basta a questo genere di non-gestione: basta ai Reparti Mobili utilizzati come valvola di sfogo per le pulsioni di ragazzotti e ormai anche signori attempati, che non sanno come meglio impiegare le proprie giornate: non intendiamo più assistere a avanzate di falangi di personaggi noti quanto poi incappucciati e protetti da scudi ormai non più improvvisati, che si lasciano arrivare a contatto degli schieramenti di forze dell’ordine, evidentemente allo scopo di girare la scena “spingi tu che spingo anch’io, arretra tu no prima tu”, per dar soddisfazione e consentire di diffondere volantini dove si canti vittoria per aver violato questa o quella zona rossa o percorso vietato. Se è vietato, che lo sia, e chi infrange le regole ne paghi le conseguenze - proseguono - Basta alle forze dislocate in campo apertissimo, con fianchi e spalle vulnerabili, o al contrario, schiacciati con le spalle contro le mura dei palazzi da presidiare, e pressati di fronte dai manifestanti; basta ad assistere inerti alla preparazione delle "testuggini" antagoniste, con i soliti noti lasciati liberi di travisarsi, indossare caschi, preparare fumogeni e bombe carta, ed avvicinarsi fino al contatto con le prime fila dei basta alla tolleranza nel far giungere nei luoghi preposti alle manifestazioni, i soliti furgoni carichi di aste, spranghe bastoni, oltre che pessima musica. Insomma, i poliziotti dei Reparti Mobili, e degli altri reparti costantemente impiegati in servizi di ordine pubblico, sono stanchi di fare da cuscinetti umani, di offrire un bersaglio facile per le insane pulsioni di alcuni, e trampolini di lancio per le carriere di altri. Sono professionisti della sicurezza, e come tali vanno considerati, e da professio- nisti vanno diretti, basta alle improvvisazioni".

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