rotate-mobile
Cronaca

Scie chimiche sul cielo di Vicenza: ecco perchè

Sono state numerosi gli allarmi, soprattutto sui social network per la presenza delle cosiddette "scie chimiche", che alcuni pensano siano l'arma utilizzata da ignoti aggressori. In realtà è un fenomeno metereologico

Sono state decine, nella giornata di giovedì, i post sui social network che segnalavano, con tanto di foto, la presenza nel cielo di quelle che vengono comunemente chiamate "scie chimiche".

IL COMPLOTTO Alcuni ritengono siano composte da agenti biologici o chimici, spruzzati in volo attraverso ipotetiche apparecchiature montate sui velivoli. Secondo la teoria, l'operazione farebbe parte di un complotto globale portato avanti da autori misteriosi per motivi sconosciuti; a tal riguardo sono state avanzate le ipotesi più diverse, la più comune delle quali è quella secondo cui si tratterebbe di un "piano" di irrorazioni con sostanze in grado di alterare il clima terrestre. 

IL FENOMENO In realtà, come riporta Wikipedia, sono ritenute dagli esperti normali scie di condensazione, ovvero strisce nuvolose inizialmente sottili e che, successivamente, si allargano creando ampie formazioni. Sono generate dal passaggio di aeromobili, e sono costituite da prodotti di condensazione e successiva solidificazione del vapore acqueo. Vengono suddivise in: scie formate dai gas di scarico: sono dovute al rapido raffreddamento dei gas di scappamento dei motori, i quali immettono nell'atmosfera, già molto umida, una quantità di vapore acqueo e nuclei di condensazione sufficienti a provocare il fenomeno. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra i −25 e i −40 gradi Celsius.

LE CONDIZIONI Questo tipo di scie, che sono le più persistenti, possono formarsi anche a umidità relative pari allo 0%, a patto che la temperatura sia sufficientemente bassa. scie di convezione: sono dovute a moti convettivi che si manifestano sulla scia dell'aeromobile quando questo vola in aria molto umida e instabile. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra 0 °C e °C. Non si manifestano immediatamente dietro l'aereo, occorrendo un certo intervallo di tempo prima che l'aria calda immessa nell'atmosfera si porti al livello di condensazione. scie di origine aerodinamica: le meno persistenti, sono dovute all'espansione dell'aria, provocata dal veloce moto di un aereo, quando vola in atmosfera molto umida. La temperatura dell'aria più favorevole è compresa tra 0 °C e 10 °C.

GIOVEDI' A VICENZA si sono verificate le condizioni ideali, secondo i dati diffusi dal centro meteorologico europeo di Reading (ECMWF), per la produzione di questo fenomeno. Vi era un'elevata umidità sottovento alla catena alpina, con correnti portanti da nord-nordovest a 35-40 nodi e con temperature comprese tra -20 e -22°C. Anche a 9100 metri si era in condizioni di elevata saturazione, con venti portanti da nord a una velocità di 60 nodi e una temperatura compresa tra -48 e -50°C. I massimi della saturazione dell’aria sono proprio sottovento alle Prealpi vicentine.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scie chimiche sul cielo di Vicenza: ecco perchè

VicenzaToday è in caricamento