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Cronaca Schio

Schio, rapine per comprare cocaina: 7 arresti

L'indagine dei militari e' iniziata lo scorzo marzo ed ha portato ad individuare il gruppo criminale che prendeva d'assalto attivita' commerciali del vicentino, i soldi della rapina finanziavano lo spaccio

Operazione dei carabinieri di Schio. Il bilancio è di sette persone arrestate, di cui cinque italiani e due albanese, appartenenti ad un'organizzazione criminale che reinvestiva i soldi delle rapine per comprare cocaina.

L'indagine dei militari dell'Arma e' iniziata lo scorso 24 marzo ed ha portato ad individuare il gruppo criminale che prendeva d'assalto attivita' commerciali del vicentino. I proventi delle rapine venivano poi usati per fare acquisti di grossi quantitativi di cocaina di cui si occupavano i due albanesi che avevano i loro appoggi sulla piazza di Milano. 

Menti del gruppo due italiani, volti noti alle forze dell'ordine, che oltre ad essere consumatori abituali di cocaina, nei tempi morti, tra un colpo e l'altro, utilizzavano le risorse della rete criminale per piccole truffe e spaccio di stupefacenti. 

Gli uomini dell'arma si erano messi sulle loro tracce dopo la rapina del 24 marzo a un noto supermercato situato in via Veneto a Schio. I soggetti erano entrati nel supermercato nascosti  da berretti di lana, armati di una pistola e molto determinati: minacciato il personale se ne erano andati con 2 mila euro di bottino

Testimonianze e video della sicurezza stradale avevano permesso ai carabinieri di conoscere i particolari della fuga avvenuta  su una Alfa Romeo 147, mentre veniva individuata una seconda auto, una Panda, coinvolta nella rapina. Pochi indizi da cui le indagini dei carabinieri hanno preso il via, finendo per individuare alcuni appartenenti ad un sodalizio criminoso diventato oggetto di costanti servizi di osservazione, controllo e pedinamento da parte dei carabinieri di Schio. 

 Individuati i capi banda  le indagini si sono concentrate sulla rete criminale fino a giungere in una località boschiva nei pressi di Arsiero dove i carabinieri hanno run etto di cocaina, che in parte sarebbe stato consumato dalla banda in parte rivenduto.  A quel punto le indagini hanno preso due vie parallele: Da un lato le rapine, dall'altro lo spaccio di cocaina.  Il secondo filone d'indagine ha così portato ad individuare una banda di Albanesi con base a San Bonifaccio, evidenziando i rapporti tra i due gruppi criminali secondo il ciclo: rapine- soldi- cocaina- spaccio e consumo.

Il cerchio si è chiuso attorno all'intera banda dopo che il gruppo criminale, è stato fermato durante l'ennesima rapina ad un bar di Piovene Rocchette. Il locale era già da un po' nel mirino dei rapinatori che avevano evitato una prima volta il colpo dissuasi dalla presenza di molti carabinieri nella zona. Al secondo tentativo, però, sono scattate le manette per il 27enne P. A. da Polla (SA) domiciliato ad Arzignano (VI)  e M.L., 50enne maladense.

Il mese dopo è stata bloccata un'altra componente della banda con l'arresto di M. E. torvata con 16 grammi di cocaina.

Lo sforzo inquirente, sotto il coordinamento del P.M. Pecori, è stato valutato  positivamente. martedì mattina sono partiti gli ordini di custodia cautelare  arrivati in carcere per C. M. 39enne di Polla residente a Vicenza e a G. A., 42enne di Schio e  D. L., 32enne albanese residente a Gambellara.  Mentre sarà ai domiciliari M. M. 24enne di Sant’Agata di Militello  ma residente a Longare. Inoltre affronterà il processo in stato di libertà la 32enne rumena BE residente a Chiuppano, che offriva appoggio logistico agli esecutori materiali delle rapine. In casa della ragazza sono stati recuperati una paletta della guardia di finanza e n giubbetto appartenente allo stesso corpo, particolare questo che potrebbe aprire un nuovo fronte di indagine. 

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