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Cronaca Lonigo / Via Madonna

Madonna dei Miracoli di Lonigo: il dipinto che ha sanguinato

Uno dei luoghi di culto più conosciuti e visitati della provincia berica è senz'altro il Santuario Santa Maria dei Miracoli a Lonigo che racchiude il dipinto sanguinante del 1468

Uno dei luoghi di culto più conosciuti e visitati della provincia berica è senz’altro il Santuario Santa Maria dei Miracoli a Lonigo.

IL MIRACOLO. Era l’aprile del 1486. Due calzolai scaligeri, Guglielmo e Gianantonio, invidiosi del successo di Giampietro, un amico calzolaio come loro, decisero con l’inganno di invitarlo a Lonigo per affari. L’amico, che credette nella buona fede dei due, si unì al viaggio ma, alle porte del paesino berico, venne ucciso dai due che volevano rubargli il denaro. Compiuto l’assassinio  i due si rifugiarono nella chiesa di S. Pietro per spartirsi la somma di denaro. Davanti ad un’effige della Madonna, però, Guglielmo si pentì del delitto e lo gridò a Gianantonio, il quale, indemoniato, inveì contro il dipinto pugnalandolo all’occhio e al petto. Fu a quel punto che, secondo le testimonianze dell’epoca, il dipinto si mosse e la Madonna si coprì con la mano sinistra l’occhio sanguinante e con la mano destra il petto ferito. I due malviventi, impauriti, scapparono. Guglielmo morì poco dopo, giustiziato, l’altro sparì bandito dalla Serenissima Repubblica. Da subito il vescovo di Vicenza Bruti volle vederci chiaro sulla faccenda e, dopo aver ascoltato circa 7 testimoni, decise che il miracolo era da ritenersi credibile anche per i successivi miracoli che ne seguirono in zona. 

IL SANTUARIO. Sul quel dipinto venne poi costruito il Santuario dai monaci benedettini che nel corso degli anni fu anche abbandonato, dalla nobile famiglia Balbi ad esempio, e che solo nell’Ottocento fu sistemato. Ancora oggi l'immagine della Vergine è presente sulla parete sud della chiesa impreziosita da diverse decorazioni. La festa annuale, per decreto della Santa Sede, si celebra nella quarta domenica dopo Pasqua.

MUSEO. Nel Santuario è anche presente una sezione dedicata ai ricordi e agli oggetti portati in segno di grazia ricevuta. Alcuni sono tanto vecchi (e preziosi) quanto l’anno del miracolo: come l’ex voto di Stefano Cavaccione da Zimella datato proprio 1486. Tra i vari reperti, dunque, oltre a catenine e cuori d’argento anche tavolette dell’epoca.

COME RAGGIUNGERLO. Il Santuario si trova in Via Madonna di Lonigo a circa due km dal centro del paese in linea d’aria a metà strada tra Soave San Bonifacio e Montebello Vicentino.

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