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Cronaca Santorso

Santorso, cade una lastra dall'ospedale: "Non è la prima volta, sono preoccupato"

Walter Orsi punta il dito contro l'Ulss 4, che avrebbe sminuito la cosa: "La mia attenzione è per la sicurezza degli operatori ospedalieri, dei pazienti e di tutti coloro che transitano quotidianamente nell'Ospedale AltoVicentino"

Grave "incidente" all'ospedale di Santorso: nel fine settimana, una lastra di vetro, delle 7.000 che rivestono le facciate, si è staccata ed è caduta, frantumandosi sulle strutture di protezione. Non è  la prima volta che succede e il sindaco di Schio, Walter Orsi, punta il dito contro l'Ulss 4 ed esprime tutta la sua preoccupazone.

"Quanto accaduto è sempre stato sminuito dalla direzione dell'azienda, e presentato come un accadimento “percentualmente” presumibile, se non accettabile - spiega Orsi - Avendo seguito fin dalla nascita le vicende del “nuovo” Ospedale ed avendo da subito espresso forti dubbi sulla qualità dell'intervento realizzato, lunedì ho contattato Daniela Carraro, Direttore Generale dell'ULSS, per esprimere di persona tutta la mia preoccupazione per questo episodio. Sono stato tranquillizzato rispetto alla velocità del ripristino della lastra e dell'efficacia delle pensiline installate dai privati rispetto a episodi di questo genere".

"Questo non distoglie però la mia attenzione nei confronti della sicurezza degli operatori ospedalieri, dei pazienti e di tutti coloro che transitano quotidianamente nell'Ospedale AltoVicentino. Nel momento in cui furono installate, le pensiline mi furono presentate come utili ripari dalla pioggia - spiega il sindaco - Finalità da me subito messa in dubbio, anche perché la stessa finalità non si può certo sostenere avessero e abbiano tutt'ora le recinzioni in acciaio e le reti metalliche installate nei corridoi e nei passaggi interdetti al pubblico. Si capiva chiaramente che l'intervento era stato progettato e realizzato per motivi di sicurezza. Carraro mi ha rassicurato che la sua attenzione e l'impegno suo e dei tecnici dell'azienda è massima e costante. È una disponibilità a cui ritengo di poter dare credito, viste le responsabilità specifiche conseguenti. Anche la mia attenzione rimane però massima e costante e, a brevissimo, accompagnato da alcuni collaboratori, effettuerò una visita – sopralluogo alla struttura ospedaliera".

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