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Cronaca Creazzo

Sagra del Broccolo Fiolaro dimezzata: niente Galà nè Palalive

L'appuntamento enogastronomico organizzato dalla Pro Loco di Creazzo giunge alla sua 15esima edizione ma, per problemi organizzativi e mancati accordi, perde pezzi importanti.

La Sagra del Broccolo Fiolaro di Creazzo compie 15 anni ma, nonostante i successi di pubblico, aprirà i battenti con un programma impoverito. Non ci sarà il famoso Galà, "I ristoratori non hano dato la disponibilità" e la Pro Loco non ha trovato l'accordo con il Comune per il Palalive, dove gli anni scorsi erano in programma concerti e spettacoli di supporto alla manifestazione.

TUTTO IL PROGRAMMA

"Nel corso degli anni questa realtà è cresciuta notevolmente avvicinando un pubblico più giovane che non esclude la gastronomia ma privilegia le situazioni di divertimento - spiega la presidentessa Beatrice Giradello -  Era parere diffuso che Creazzo fosse un comune che non da spazio alle proposte per i giovani, noi, quantomeno, ci stavamo provando attraverso la musica. Inoltre durante gli spettacoli venivano divulgati messaggi ed appelli socielmente utili"

"Per noi del direttivo mancherà metà della Sagra - prosegue - Il Pala Live dava completezza alla proposta. Il programma veniva studiato in modo che non escludesse nessuno. Purtroppo però, il Comune di Creazzo, manca di strutture polivalenti che permettano di organizzare eventi in modo semplice e sicuro. Qualche settimana fa, è stato approvato un regolamento per il pubblico spettacolo che ci ha letteralmente scoraggiati. Intendiamoci, le soluzioni prese in considerazioni prevedevano: La costruzione di una piastra, nei pressi del Polisportivo dove da anni si tiene la manifestazione, di 450 mq che ospitasse le tensostruttura del Pala Live; l’anno scorso l’area spettacoli era di 800 mq. Questi lavori erano stati quantificati in euro 10.000 (da sostenersi per metà dal Comune e l’altra metà dalla Pro Loco. Consideriamo l’affluenza di pubblico che sarebbe stata significativamente ridotta e i costi che comporta la struttura abbiamo ben pensato che non saremmo mai riusciti a sostenere la spesa". Non è stato possibile un accordo neanche con il Circolo del tennis. 

"La speranza è che, se in questi anni qualcosa è stato seminato, siano proprio i ragazzi, attraverso qualsiasi canale, posta elettronica, social network, lettere... piccioni viaggiatori, a dare voce alle loro opinioni -conclude la presindente - Questo in quanto se si faranno sostenitori della causa forse, loro, verranno ascoltati concretamente". 

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