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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Route nazionale a San Rossore, esperienza riuscita anche per gli scout vicentini

Si è conclusa con successo la grande manifestazione nella tenuta di San Rossore: tanti gli scout della provincia che hanno partecipato

Si è conclusa nei giorni scorsi la Route nazionale AGESCI, che dal 6 al 10 agosto ha visto la presenza nella Tenuta di San Rossore, all’interno Parco naturale Migliarino San Rossore e Massaciuccoli, di 30.000 scout tra ragazzi e volontari dell’associazione. Importante la presenza dei tanti scout vicentini accorsi all'evento: oltre mille dai 16 ai 21 anni nei giorni scorsi hanno oltrepassato i monti del Vicentino. Evento, che è stato un’esperienza straordinaria per i giovani partecipanti e che ha raccolto un loro rinnovato impegno responsabile di cittadinanza piena, si è svolta in un clima di grande entusiasmo sia da parte di AGESCI, sia da parte dell’Ente Parco. Route_agesci_foto_facebook

A suggellare l’importanza di questo appuntamento storico sono state la telefonata di Papa Francesco, la presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, del Cardinale Angelo Bagnasco, della Presidente della Camera Laura Boldrini, del Ministro Roberta Pinotti, del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e di tutte le più alte cariche istituzionali pisane e regionali, le testimonianze dirette nelle tavole rotonde - oltre che il supporto all’iniziativa - da parte di figure di rilievo come l’ex Presidente della Corte costituzionale Ugo De Siervo, il Sottosegretario all’ambiente Barbara Degani, il Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone, il Direttore generale del Ministero dell’ambiente Renato Grimaldi, don Maurizio Patriciello, dal cuore della terra dei fuochi.

Annunciato a giugno del 2013, lo svolgimento della Route nazionale a San Rossore è stato una duplice occasione per l’Ente Parco, la cui struttura ha lavorato duramente in collaborazione con AGESCI per contribuire alla sua organizzazione e renderlo compatibile con le caratteristiche non solo ambientali, ma anche infrastrutturali, del luogo: da un lato, la Route ha dato la possibilità di riflettere sul ruolo dei parchi e delle aree protette in Italia, e dall’altro ha fatto salire all’onore delle cronache nazionali e internazionali la Tenuta di San Rossore, che da anni non ospitava un appuntamento di tale prestigio.

Due delle massime cariche dello Stato, il Presidente del Consiglio dei ministri e la Presidente della Camera, hanno potuto conoscere la città delle tende ed apprezzare la messa a disposizione di questa piccola porzione del Parco naturale per i giovani che senza cemento l’hanno “costruita” e con grande attenzione l’hanno abitata. Si è trattato anche di un momento di riflessione per rilanciare il ruolo della tenuta di eccellenza del Parco: "Anche se difficilmente in futuro potremo ospitare appuntamenti come questo, San Rossore ha una vera e propria vocazione quale luogo di studio, formazione e ricerca e, in tal senso, quale sede di eventi di livello nazionale e internazionale – dichiara il Presidente dell’Ente Parco Fabrizio Manfredi – la visibilità avuta in questi giorni ci permetterà anche di rendere ancora più salde, nell’ambito della complessiva opera di razionalizzazione degli edifici della Tenuta, le strategie già intraprese di messa a regime del patrimonio immobiliare per avere introiti da poter reinvestire nella loro manutenzione, e allo stesso tempo per salvaguardare e garantire in modo ancor più efficace i loro utilizzi istituzionali".

A San Rossore si sono dati appuntamento nei giorni scorsi anche Vittorio Alessandro, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, e Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi; quest’ultimo ha testimoniato la posizione attuale del Presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, che nel corso di Festambiente ha affermato che è stato sbagliato contestare la Route nazionale, anche se un evento del genere non avrebbe potuto essere ospitato in tutti parchi: «Grazie alla sensibilità sul tema del movimento scout – ha dichiarato il Direttore del Parco Andrea Gennai – l’evento ha fatto riflettere molti sul ruolo di accoglienza che le aree protette hanno nei confronti dei giovani che si pongono interrogativi anche sul rapporto con la natura; chiunque sia stato a San Rossore nei giorni scorsi, può testimoniare il rispetto che i rover e le scolte AGESCI hanno avuto nei confronti del contesto ambientale e che è possibile in effetti, ovviamente in occasioni eccezionali, far svolgere un evento del genere in modo sostenibile.»

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