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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il Tar sospende la chiusura: il Cayo Blanco ha riaperto

Nuovo decreto del tribunale amministrativo dopo il primo rigetto: accolta la richiesta presentata dai legali del gestore vicentino Fabio Damian. Sentenza l'11 settembre

Dopo una settimana di chiusura, il Cayo Blanco di Sottomarina ha riaperto. Il Tar mercoledì mattina ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento di chiusura emesso dal questore di Venezia presentata dai legali del gestore vicentino Fabio Damian, disponendo la riapertura del locale almeno fino all'11 settembre, data in cui è prevista la sentenza. Al titolare del locale la scorsa settimana era stato notificato il provvedimento emesso dal questore Maurizio Masciopinto alla luce di una serie di episodi avvenuti nell'ultimo anno. Masciopinto nell'ordinanza di sospensione dell'attività aveva citato, oltre ad alcune risse, una vicenda riguardante un ragazzo di 18 anni di Adria, italiano ma di origini etiopi, respinto all'ingresso una sera di luglio da un buttafuori perchè di colore. 

Damian aveva subito preso le distanze sottolineando che la sua politica e quella del Cayo Blanco fosse far entrare chiunque rispetti le regole e precisando che non c'è mai stato alcun criterio di selezione basato sul colore della pelle. Il ragazzo il giorno seguente aveva denunciato tutto ai carabinieri e il gestore subito dopo la notifica del provvedimento di chiusura aveva deciso di cambiare agenzia di sicurezza. 

Alla luce di questo e dei danni economici che avrebbe subìto il locale rimanendo chiuso nelle due settimane più affollate dell'anno, quelle di Ferragosto, il Tar ha deciso di sospendere l'ordinanza di chiusura e di disporre la riapertura del Cayo Blanco. Il tribunale amministrativo ha sottolineato che, oltre al fatto che la gestione non era coinvolta nell'episodio di razzismo e che ha cambiato subito agenzia di sicurezza, i danni derivati dai mancati incassi l'11 settembre, giorno in cui ci sarà la sentenza, non sarebbero recuperabili. Si parla di centinaia di migliaia di euro tra eventi già organizzati, fornitori e personale da pagare. (da Veneziatoday.it)

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