Renzi a Vicenza: blitz davanti alla Fiera
Nella serata di mercoledì, un gruppo di attivisti ha tracciato una grande scritta davanti all'ingresso della Fiera di Vicenza, con la frase "C'è chi dice NO". Giovedì è previsto l'arrivo del presidente del Consiglio Matteo Renzi per la campagna per il Si al referendum costituzionele del 4 Dicembre
Nella serata di Mercoledi 26 Ottobre 2016 attivisti di #vicenzasisolleva hanno messo in campo un blitz comunicativo contro la presenza a Vicenza di Renzi.
E' stata tracciata una grande scritta davanti all'ingresso della Fiera di Vicenza. La frase "C'è chi dice NO" campeggia davanti alla fiera di Vicenza, scelta dal PD come tappa per la campagna per il Si al referendum costituzionele del 4 Dicembre.
"Il 27 Ottobre Renzi arriva a Vicenza portandosi dietro le sue ambiziose promesse, e i suoi toni roboanti che stanno caratterizzando i suoi comizi in tutta Italia, quasi quanto i manganelli della polizia usati su chi osa contestarlo. Manganelli che simbolicamente dicono:"Non importa cosa pensiate, si va avanti", leitmotiv che ha caratterizzato gli anni del governo Renzi. La riforma costituzionale punta proprio a rendere legge questa nuova interpretazione autoritaria della "democrazia" - scrivono in un comunicato - Viviamo in una piccola città di provincia, che però le decisioni di questo governo le ha subite pesantemente. Dai decreti che hanno sbloccato le grandi opere e che adesso stanno distruggendo il nostro territorio, come la Pedemontana o la futura Tav, vengono tutti dal governo del partito democratico. La precarietà, ormai diventata istituzione, viene legittimata dal governo Renzi con il Job Act che ha eliminato l'articolo 18 consegnando la possibilità di licenziare con estrema facilità e spingendo soprattutto i giovani verso il pazzesco universo del lavoro a Voucher. Questo governo con le sue politiche ha aumentato le diseguaglianze sociali e inasprito la crisi degli strati più vulnerabili della popolazione, concedendo spazio alle solite cricche che da sempre nel nostro paese speculano e devastano città e territori".
"Per questo andremo a Roma il 27 Novembre a manifestare il nostro No alla riforma costituzionale, assieme a tutti quelli che sono convinti che per cacciare questo governo la spinta debba venire dal basso. Per questo voteremo No il 4 Dicembre, perchè vogliamo una spinta che restituisca dignità a tutte le persone che hanno dovuto subire l'arroganza di un governo che non ha mai guardato in faccia nessuno" concludono.
