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Cronaca

Rapine seriali a Vicenza, identificati e arrestati i responsabili

Si chiude il cerchio su una serie di aggressioni commesse in città nelle ultime settimane

La polizia ha chiuso le indagini sulla serie di rapine avvenute nel centro di Vicenza tra il 4 marzo e il 2 aprile. Gli agenti delle volanti, venerdì, hanno arrestato un cittadino nigeriano classe ’92 (J.L. le iniziali) e un senegalese classe 79 (F.P. le iniziali), ritenuti responsabili delle aggressioni.In due distinte occasioni, in particolare, J.L., armato di un coltello con una lama lunga più di 40 cm, ha minacciato due cittadini intenti a prelevare danaro contante presso l’ATM di una banca sita in viale Verona. L’uomo, con l’aiuto di un complice, è riuscito a farsi consegnare nel primo caso 500 euro e nel secondo 600 euro; in entrambi gli episodi, al termine di una colluttazione con le vittime, i due malviventi sono riusciti a dileguarsi senza lasciare traccia.

Alcuni giorni dopo, in viale Sant’Agostino prima e in via Torino poi, a cadere nella rete dei due, una donna di origini peruviane e un cittadino rumeno. Nel primo caso, alla donna è stato sottratto un telefono cellulare ed 80 euro in contanti custoditi nella sua borsa, strappata dai due proprio mentre si trovava alla fermata dell’autobus di viale Sant’Agostino. La vittima, nel tentativo disperato di trattenere con sé la borsa, è stata spintonata da uno dei due, cadendo al suolo e riportando lesioni al polso e alle gambe giudicate guaribili in 10 giorni. Nel secondo episodio, J.L., di notte, in via Torino, ha intercettato un uomo di origini romene e, con la scusa di chiedergli una sigaretta, lo ha immobilizzato consentendo al complice sopraggiunto alle spalle della vittima, di rovistare nelle sue tasche e di asportargli la somma di 70 euro e un telefono cellulare.

I due, che si nascondevano in un immobile abbandonato in via Ferretto dei Ferretti, sono stati raggiunti da due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Nel corso dell’accesso al loro rifugio, inoltre, è stato identificato un altro cittadino extracomunitario (K.M., cittadino senegalese classe 96), del tutto estraneo ai fatti criminosi commessi dai loro “coinquilini” ma deferito alla competente A.G., in stato di libertà, in quanto inottemperante al foglio di via e al divieto di dimora nel capoluogo berico.

"A conclusione di questa complessa ed articolata attività investigativa, intendo esprimere il mio plauso ed apprezzamento per l’impegno ed il grande intuito investigativo dei Poliziotti che hanno minuziosamente ricostruito diversi episodi criminosi, spesso compiuti in orario serale ed a notte fonda, da parte di soggetti estremamente pericolosi. Gli Uffici investigativi della Questura, magistralmente coordinati dalla locale Procura della Repubblica con cui si è instaurata una sinergia rapida ed efficace, sono riusciti ad assicurare alla giustizia due soggetti estremamente determinati nel delinquere che, se lasciati ancora liberi di agire, avrebbero sicuramente continuato a mettere a segno altri reati, con conseguente sempre più gravi”, ha dichiarato il questore della provincia di Vicenza, Dario Sallustio.

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