Proverbi vicentini
Quanta saggezza nei modi di dire tramandati di generazione in generazione, usando un dialetto antico che, come diceva Alda Merini, è "una lingua che è poesia in sé, una musica perfetta..."
Fradei cortei, cugnade spade e madone piturade. Fratelli coltelli, cognate spade e suocere dipinte. Il significato di questo proverbio è di dimostrare come i vincoli di fratellanza e solidarietà che dovrebbero riservare le famiglie ai propri componenti, in realtà possono risultare nidi di serpi avvelenate. Motivi di lite furiosa sono i casi di eredità come la sovrapposizione di ruoli in cui la suocera soverchia la nuora con attacchi a tradimento. Violenze e omicidi avvengono sempre più tra le mura domestiche, dove piovono insulti, cattiverie e dispetti.
El segreto de le femene no la sa nessun, altro che mi, voialtri e tuto 'l comun. Il segreto delle donne non lo sa nessuno, tranne me, voi e tutto il comune. Le donne parlano più degli uomini è risaputo, ma è una questione di cervello: le donne usano tre volte più parole degli uomini. D’altra parte le donne hanno a disposizione un’autostrada di otto corsie per esprimere le loro emozioni, gli uomini solo una stradina di campagna. Ma c'è di più: le donne amano chiacchierare anche perché questa occupazione provocherebbe nel cervello femminile un rilascio di sostanze chimiche dall'effetto simile a quello dell'eroina. Lo dice la neuropsichiatra americana Louann Brizendine e se lo dice lei.
Uno solo no sta ben gnaca in paradiso. Da soli non si sta bene neanche in paradiso. La solitudine fa male alla nostra salute. Se da bambini crediamo che i nostri giocattoli sono amici reali o ci inventiamo un amico immaginario può andare bene. Da adulti però dobbiamo imparare a gestire la solitudine prima che diventi patologica e precluda ogni contatto con l’esterno. Quando la solitudine si fa forte le difese immunitarie vanno in tilt, mangiamo in modo disordinato e non ci muoviamo più. Ecco perché non va bene né qui né in paradiso.
Pecato confessà, l'è mezzo perdonà. Peccato confessato, mezzo perdonato. Questo proverbio lo dedichiamo ai peccatori. Ai piccoli e ai grandi, a quelli occasionali, abituali, seriali, pentiti e scoperti. Ricordando a tutti (noi) che l'ammettere i propri errori è atto di coraggio e rispetto. Anche verso se stessi. Per questo viene premiato chi confessa, almeno per metà!
A pagar e a morir, gh'è sempre tempo. Per pagare e per morire c'è sempre tempo. E' l'augurio che si fa quando si comincia qualcosa di nuovo. Si usa per tutte le cose negative. A tutto c'è rimedio tranne per morire, arriva il momento in cui il creditore non ha ancora prestato, mentre il debitore non cessa di rendere, è appurato che rendere è un dovere, mentre prestare è una facoltà. Ricordo una canzone di Lewis Carroll "la lunga canzone del debito infinito" che dice così: Un uomo può certo richiedere il dovuto,ma quando si tratta di un prestito,può allora scegliere il tempo che più gli aggrada