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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Marostica

Premio Marostica Città di Fiabe, i vincitori della XXVII edizione

Proclamanti i vincitori della XXVII edizione del Premio Marostica Città di Fiabe, il concorso di letteratura per l’infanzia e la preadolescenza, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dedicato alla poetessa e scrittrice marosticense Arpalice Cuman Pertile

Con una cerimonia ufficiale che si è svolta al Castello Inferiore di Marostica, sono stati proclamanti i vincitori della XXVII edizione del Premio Marostica Città di Fiabe, il concorso di letteratura per l’infanzia e la preadolescenza, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dedicato alla poetessa e scrittrice marosticense Arpalice Cuman Pertile (1876-1958). Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Marica Dalla Valle e l'assessore alla cultura Serena Vivian e, fra i rappresentanti della giuria degli esperti, Donatella Lombello (presidente), Ermanno Detti, Alessandro Quasimodo.

Una edizione senza precedenti” ha commentato l’Assessore alla Cultura Serena Vivian “per numero di iscritti e qualità delle proposte. Siamo molto soddisfatti dei risultati e delle scelte della giuria che, con una valutazione su testi assolutamente anonimi e pur su opere provenienti da tutta Italia, ha premiato anche scrittori del territorio, sicuramente un patrimonio ed una eredità da attribuire al Premio, davvero una delle eccellenza culturali della Città”. La giuria degli esperti e la giuria del territorio, fra le 443 opere pervenute (poesie 129, racconti realistici 67, fiabe favole e racconti fantastici 247), hanno decretato i seguenti vincitori.

Per il settore Poesia:
Primo premio: “La mia ombra” di Laura Novello (Santorso, VI), con la motivazione: un testo intenso e profondo, tessuto con parole semplici quanto precise e misurati spazi di silenzio,che fa partitura poetica dell’esperienza dell’ombra che ci accompagna.
Primo premio ex aequo: “Mi scalda, mi scuote” di Chiara Bertollo (Pianezze, VI), con la motivazione: per la freschezza vivace e brillante del ritmo e del suono, per come il testo poetico riesce a farsi sorriso, e a far fare sorriso.
Primo segnalato: “Il Falegname” di Mirella Cicala (Torino), con la motivazione: per il ritmo sostenuto, per come le parole diventano gesti e i gesti parole, per poi sciogliersi in un finale di tenerezza.
Secondo segnalato: “Un bel gioco dura poco” di Francesca Schweiger (Roma), con la motivazione: per lo sguardo giocoso e le rime leggere che fanno di un cosidetto “capriccio” una forma di sapienza bambina.

Per il settore Fiabe, favole e racconti fantastici:
Primo premio: “Metti che io ero un bandito” di Biagio Bagini (Novara), con la motivazione: un racconto veloce, affettuoso, con il passo rapido di una conversazione, che mescola il realismo quotidiano del rito della nanna con le mille possibilità di scarto e fuga consentite dal fantastico. Un bel testo per un album illustrato.
Primo segnalato: “L’incredibile segreto tra gli strati del cielo” di Elena Marengo (Genova), con la motivazione: una conversazione surreale, logicamente illogica, per rispondere alla domanda che ci siamo fatti tutti prima o poi: dove vanno a finire i palloncini quando sfuggono di mano ai bambini.
Secondo segnalato: “Beiricci e Barbabella” di Stefania Giudici (Milano), con la motivazione: due protagoniste dai nomi di suono antico per una fiaba del nostro tempo. Perché, come giura l’autore, principi e principesse sono ovunque attorno a noi, ed è bene ricordarselo.

Per il settore racconti realistici:
Primo premio: “Quando un asino vola” di Daniela Frascotti De Paoli (Novara), con la motivazione: per la storia originale e delicata, dal sapore di altre epoche e allo stesso tempo attuale: isogni di un ragazzo di montagna, tagliato fuori dal mondo, si realizzano grazie ad un evento magico. Scrittura limpida e accuratezza delle descrizioni dell’ambiente e dei sentimenti dei personaggi.
Primo segnalato: “Un sole di baci” di Adalgisa Zanotto (Marostica), con la motivazione: per aver raccontato, tramite la corrispondenza epistolare tra nonno e nipotina, stati d’animo e fatti di oggi e di ieri: i sentimenti della ragazza e i ricordi di guerra del nonno che arricchiscono in un clima affettivo conoscenze e cultura. Con un linguaggio giovanile e uno stile sciolto un messaggio contro gli orrori della guerra.
Secondo segnalato: “L’orco e il bambino” di Ciro Gazzola (Solagna, VI), con la motivazione: per aver denunciato con uno stile asciutto e con un racconto esemplare una storia purtroppo comune di ingiustizia e discriminazione, per aver denunciato la stupidità dei pregiudizi che spesso fanno inutilmente soffrire vittime innocenti. Un testo che commuove, tocca le corde profonde dell’anima e soprattutto fa pensare. Ricorda la vicenda del Gobbo di Notre Dame.
Terzo segnalato: “In fondo alla strada” di Lorenzo Bosisio (Nova Milanese, MI), con la motivazione: un racconto che tiene col fiato sospeso: un ragazzo osa entrare in una casa che, si dice, è infestata dai fantasmi e popolata dai mostri. Egli vi troverà non un tesoro ma qualcosa di ugualmente importante che cambierà in meglio la sua vita.

La giuria dei ragazzi, composta dagli alunni delle scuole primarie di primo e secondo grado dell’istituto comprensivo di Marostica, ha invece indicato le seguenti segnalazioni: per il settore Poesia: “Un bel gioco dura poco” di Francesca Schweiger (Roma); per il settore Fiabe, favole e racconti fantastici: “Beiricci e Barbabella” di Stefania Giudici (Milano); per il settore racconti realistici: “In fondo alla strada” di Lorenzo Bosisio (Nova Milanese, MI). La segnalazione della fondatrice del Premio e presidente onoraria Lidia Toniolo Serafini è invece andata al racconto “Un sole di baci” di Adalgisa Zanotto di Marostica (VI).

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