rotate-mobile
Cronaca

Pfas: "In Regione potrebbero insabbiare ancora"

È il rischio che il consigliere Brusco del M5S ha percepito in vista della visita del ministro dell’ambiente nel Veneto. Intanto i comitati sfidano la procura berica perché sequestri la Miteni mentre Legambiente chiede limiti più stringenti

Ieri però Brusco, incalzato da Milioni, anche alla luce della lunga inchiesta firmata da quest’ultimo per Vicenzatoday.it, è entrato nel merito delle responsabilità di quei dirigenti regionali o delle agenzie collegate a palazzo Balbi, che già dal 2005 avrebbero saputo del pericolo che avrebbe potuto rappresentare l’inquinamento del sedime sottostante la Miteni.

Più nel dettaglio Milioni ha chiesto a Brusco: «Poiché a breve ci sarà una visita del ministro dell’ambiente Sergio Costa, che è stato indicato proprio dai Cinque stelle, voi del movimento che cosa farete perché al ministro sia prospettata una situaizone, anche dal punto di vista storico, certa e ben delineata?».

Il consigliere da parte sua ha spiegato che sicuramente qualcuno «cercherà di insabbiare» qualche aspetto della vicenda magari «per parare il fondo schiena a qualche dirigente» anche perché «stando al lavoro del Noe» e stando ad alcune carte conosciute dalla Regione ha dovuto ammettere Brusco «si può tranquillamente affermare che più di qualcuno già dal 2005» sapesse del rischio che la popolazione stava correndo.

IL LEGHISTA SULLA GRATICOLA

Appreso Milioni ha chiesto al consigliere lumi sulla uscita di alcune settimane fa da parte del presidente Ciambetti, il quale aveva dichiarato alla stampa che la relazione finale della commissione Pfas non conteneva notizie di reato. Il giornalista quindi ha chiesto a Brusco «ma se non conteneva evidenze di questo segno che cosa l’avete portata a fare al procurator di Vicenza Antonino Cappelleri?

E poi si può proprio escludere che vi siano dei profili penali visto il racconto a tinte fosche che i rappresentanti dei lavoratori, ovvero la Rsu, proprio alla vostra commissione e alla Commissione ecomafie, hanno distillato in materia di sicurezza sul lavoro?». Appresso Brusco ha nuovamente dovuto ammettere come la lettura data da Ciambetti non fosse proprio corretta giacché solo alla magistratura «spetta il compito di identificare eventuali reati e a procedere di conseguenza».

ULTIMO AFFONDO

In serata però l’ultimo affondo è stato ancora di Milioni che dopo una puntura di spillo all’Arpav («hanno fatto melina per non darmi il verbale del Noe con la sanzione amministrativa da 3,7 milioni di euro, ma le carte siao riuscite lo stesso ad averle dai piani alti della stessa Arpav») ha sollevato il problema della trasparenza e dell’accesso agli atti presso gli enti pubblici. Una volta su due, sostiene il giornalista, le amministrazioni «non consegnano le carte a chi ne fa regolarmente richiesta. Le leggi ci sono ma non vengono applicate. Non consegnare i documenti è un reato, un rifiuto in atti d’ufficio ed è anche colpa delle procure, che spesso non perseguono questi illeciti con il dovuto zelo, se questo andazzo non cambia».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pfas: "In Regione potrebbero insabbiare ancora"

VicenzaToday è in caricamento