Perde il bimbo e diventa sterile: danni per tre milioni
Il dramma è capitato ad una coppia di giovani vicentini che vive in Australia, per un errore del medico il feto è morto, e lei non potrà più partorire dei figli. Con un processo lampo, dottore ed infermiere sono stati licenziati, l'ospedale pagherà un maxi risarcimento
Avevano deciso di rimanere a Sidney, nonostante il richiamo della famiglia, anche durante quella gravidanza. Il parto, però, non è mai avvenuto. A causa di un errore medico il feto è morto, mentre la madre non potrà più avere figli. E' successo a Matteo Cocco e la sua compagna Anita, una coppia di giovani vicentini che dal 2013 hanno deciso di vivere oltre oceano.
Coe riportato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza, Lui, 27enne di Valdagno, era partito per l'Australia nel 2012, convincedo la 25enne di cui era innamorato a seguirlo l'anno dopo. Nel 2014, la fattoria dove vivono, poco distante da Sidney, si preparava ad accogliere il nuovo arrivo della famiglia, ma qualcosa è andato storto. Dopo una settimana di attesa senza contrazioni , i medici hanno deciso di optare per un cesareo. Un intervento finito in maniera tragica. Il bimbo è morto per assenza di ossigeno e i medici, nel tentativo di salvarlo, hanno gravemente ferito la madre.
Immediata la reazione dei vertici dell'ospedale che hanno licenziato in tronco lo staff medico che aveva seguito la coppia. Lo stesso ospedale, al momento delle dimissioni della giovane, ha indicato a i due vicentini l'assicurazione a cui rivolgersi per ottenere un risarcimento. Soldi che sono arrivati in tempo record. Qualche giorno fa, con una sentenza lampo, il tribunale australiano ha accettato la richiesta dei due vicentini, alzando la cifra proposta dall'assicurazione. I due hanno ottenuto 3,2 milioni di euro.
